Il reddito fisso sta vivendo un nuovo rinascimento.
Gli investitori sono ripagati sempre meglio per il rischio che si assumono e, in alcuni casi, sono anche più che ricompensati.
PIÙ ALTI PIÙ A LUNGO
Il mercato è troppo ottimista, sottolinea l’esperto, sulla riuscita in tempi brevi della guerra all’inflazione. Nonostante i segnali di rallentamento, è improbabile che l’inflazione diminuisca con la rapidità attesa un anno fa dalle banche centrali. Meglio dunque essere cauti. In ogni caso, indipendentemente da ciò che accadrà in seguito al raggiungimento del picco del ciclo dei tassi, il fatto stesso che la stretta monetaria abbia quasi fatto il suo corso può essere un forte segnale per i mercati. A quel punto è probabile che le obbligazioni a più lunga scadenza comincino ad apparire più interessanti perché meno esposte al rischio volatilità. Per questo, dice Sagayam, «preferiamo nel frattempo le obbligazioni short-duration e di alta qualità». Anche le obbligazioni societarie con maturity brevi offrono opportunità interessanti: i rischi vengono bilanciati da ricompense insolitamente interessanti in un orizzonte temporale molto breve. E mentre ci avviciniamo al 2023 ed emerge una maggiore chiarezza sull’inflazione, gli investitori potranno muoversi ulteriormente lungo la curva dei rendimenti e, in particolare, verso i titoli di Stato, dove i rendimenti obbligazionari reali paiono già interessanti. I rendimenti sono aumentati abbastanza da permettere agli investitori di subire ulteriori flessioni dei prezzi e generare comunque rendimenti positivi al netto dell’inflazione.