Caso Ilva, Bruxelles lancia l'allarme: «È una priorità»

Sabato 2 Dicembre 2017 di Antonio Pollio Salimbeni
Caso Ilva, Bruxelles lancia l'allarme: «È una priorità»

BRUXELLES - L'Ue lancia l'allarme sull'Ilva e chiede che il piano ambientale non subisca ritardi, l'acciaieria italiana è troppo importante per l'economia europea. Ieri, per bocca di una portavoce, la Commissione Ue ha insistito sulla necessità urgente dei lavori di bonifica. Intanto la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager, ex ministra delle finanze danese, è sempre cauta. Però ieri ha fornito un'indicazione sul livello di attenzione e forse anche di preoccupazione sul caso Ilva e della cordata ArcelorMittal-Gruppo Marcegaglia per rilevare lo stabilimento siderurgico di Taranto.

Ai giornalisti che chiedevano lumi sui tempi e sull'atteggiamento dei servizi della concorrenza sull'operazione, Vestager ha detto che la Commissione «sta trattando la questione Ilva con alta priorità come facciamo sempre con i casi di acquisizione: abbiamo scadenze molto strette, ma qui stiamo cercando di muoverci il più rapidamente possibile». La commissaria danese ha aggiunto: «Sfortunatamente non posso dire quando ci sarà una decisione, abbiamo cominciato l'indagine approfondita sugli effetti per il mercato dell'acquisizione dell'Ilva di Taranto e lo abbiamo fatto prima della scadenza legale, per far muovere le cose più velocemente possibile».

La scadenza per la decisione Ue è fissata per il 23 marzo. In realtà manca ancora molto tempo però, oltre alla difficoltà intrinseca di indagini antitrust approfondite di tale natura, si aggiungono i margini necessari per procedere eventualmente ai cosiddetti rimedi che le parti possono definire per fronteggiare le preoccupazioni antitrust. E' questo il contesto in cui una decina di giorni fa era emerso che Bruxelles avrebbe chiesto l'uscita del Gruppo Marcegaglia dalla cordata (notizia non confermata).

LE TAPPE
Bruxelles ha avviato l'indagine approfondita sul progetto di acquisizione di Ilva l'8 novembre, ma l'operazione era stata notificata il 21 settembre. Dopo un mese di analisi preliminare Ue, viste le preoccupazioni dell'Antitrust ArcelorMittal ha presentato una serie di rimedi, che però non sono stati giudicati sufficienti. Secondo le regole dell'Antitrust, l'avvio di un'indagine approfondita non pregiudica l'esito del procedimento, tuttavia la tensione è alta.
L'indagine iniziale svolta dalla Commissione ha fatto emergere aspetti problematici che riguardano l'offerta combinata di ArcelorMittal e di Ilva di una serie di prodotti piatti di acciaio al carbonio.

Si tratta in particolare dei prodotti piatti di acciaio al carbonio laminati a caldo, laminati a freddo e zincati. In sostanza, Bruxelles teme che in seguito all'acquisizione i clienti, soprattutto quelli dell'Europa del sud, sarebbero colpiti da un aumento dei prezzi. Con un forte impatto su numerose imprese, molte delle quali sono piccole e medie imprese, di settori diversi, dall'edilizia all'industria dell'auto, alla produzione di elettrodomestici o di tubature. Si tratta di un settore particolarmente esposto alla concorrenza delle importazioni provenienti dallo spazio economico europeo o che esporta prodotti oltre Europa ed è così esposto alla concorrenza internazionale. Inoltre, Bruxelles sta valutando se l'operazione può incidere sull'offerta e sui prezzi di altri prodotti, come l'acciaio a rivestimento metallico utilizzato per gli imballaggi.

La massima attenzione sull'acquisizione deriva dal fatto che ArcelorMittal è il principale produttore di prodotti piatti di acciaio al carbonio sia nel mondo che in Europa e ha una vasta rete di produzione nello spazio economico europeo.

Ultimo aggiornamento: 12:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA