Alitalia-Etihad, piloti e assistenti
di volo in rivolta: sarà sciopero

Giovedì 3 Luglio 2014 di Luciano Costantini
Alitalia-Etihad, piloti e assistenti di volo in rivolta: sarà sciopero
Piloti e assistenti di volo non ci stanno. L’esclusione dal tavolo della trattativa ha fatto scattare uno sciopero di 24 ore per il prossimo venti luglio. Anpac, Avia e Anpav hanno allegato alla proclamazione del blocco dei voli un messaggio di esplicita critica nei confronti del governo: «Un atto antidemocratico che ignora la rappresentatività» di sigle «ampiamente maggioritarie e si pone in palese contrasto con l’annunciata volontà dell’esecutivo a svolgere il ruolo di facilitatore del buon esito della difficile trattativa tra Alitalia e Etihad». Avverte Giovanni Galiotto, presidente di Anpac: «E’ un atteggiamento che rischia di portare la trattativa in una palude da cui sarà difficile uscire». «La miope scelta operata dal ministro dei Trasporti - spiegano in un comunicato le sigle sindacali - di convocare esclusivamente le organizzazioni sindacali confederali, scarsamente rappresentative del personale navigante, rende più difficile la ricerca di soluzioni idonee a favorire il buon esito del confronto e si pone in netto contrasto anche con le indicazioni inclusive trasmesse dall’azienda che ha manifestato in più occasioni la necessità di equilibrio e partecipazione attiva di tutte le parti coinvolte».





Una buona fetta del personale navigante - anche se quella maggioritaria è rappresentata dai dipendenti di terra - è sotto la scure, rappresentata dal recente piano Alitalia che prevede 2.251 esuberi. Di questi, 588 sono dipendenti di terra già in cassa integrazione volontaria a zero ore da circa 4 anni che vi resteranno fino al 2015. Ad essi si sono aggiunti successivamente 27 piloti e 172 assistenti di volo, per un totale di 787 dipendenti.





I TAGLI

Il piano Alitalia prevede ora un ulteriore taglio di 1.084 operatori di terra, individuati nei settori vendite, sistemi informativi, assistenti di pista, ground e manutenzione. A questi si aggiungerebbero 258 assistenti di volo e 122 piloti. Totale 1.464. La somma complessiva dei vecchi cassintegrati a zero ore (787), più quella dei nuovi esuberi (1.464), porterebbe la cifra complessiva a 2.251. Nella maggior parte dei casi la riduzione degli organici interesserebbe lavoratori che percepiscono retribuzioni relativamente modeste: si va dai 1.200 euro medi di un addetto alla manutenzione con 15 anni di servizio, ai 1.400 di un collega con una anzianità di 25, ai 900 euro di un impiegato di call center. Si tratta nel 95% dei casi (secondo stime sindacali) di lavoratori di terra e personale navigante residenti nella Capitale.





L’obiettivo della nuova Alitalia è quello di costruire una compagnia più flessibile, aggressiva, snella il cui organico non dovrà superare le 10.550 unità, tutte con contratto a tempo pieno. Che potranno essere affiancate da impiegati e lavoratori a tempo determinato nei periodi di picco dell’attività.
Ultimo aggiornamento: 10:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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