Le misure per il contrasto della violenza di genere sono state rafforate sia sul fronte dell’autorità di pubblica sicurezza che dell’autorità giudiziaria, introducendo la semplificazione delle procedure di utilizzo del braccialetto elettronico, con l’accelerazione dei tempi per la fissazione di un termine per le misure cautelari (30 giorni), a questo si aggiunge l’estensione della rilevanza penale anche alla violazione degli ordini di protezione in sede civile.
Una delle prime parlamentari a ringraziare tutti per il lavoro fatto è la senatrice del Pd Valeria Valente, componente della Commissione Bicamerale femminicidio e veterana della causa. «Il ddl contiene il rafforzamento generale delle misure di prevenzione sia dell’autorità di pubblica sicurezza sia dell’autorità giudiziaria e la semplificazione delle procedure di utilizzo del braccialetto elettronico. Certo, il ddl è ancora carente sotto il profilo delle risorse, che mancano, e della formazione: ci aspettiamo che ora si proceda con la stessa convergenza a impegnarci anche su questi fronti, perché le leggi camminano sulle gambe degli operatori e dei centri anti violenza Proseguire in continuità con il lavoro svolto nella passata legislatura non era scontato, ma evitare di ricominciare sempre da capo consente di non perdere tempo prezioso».
Da gennaio ad oggi sono 77 i femminicidi consumati in Italia. Lo evidenzia il nuovo report sugli omicidi volontari e la violenza di genere pubblicato dal Dipartimento di pubblica sicurezza del Viminale. Secondo i dati, aggiornati al 3 settembre sono stati registrati 225 omicidi, con 77 vittime donne, di cui 61 uccise in ambito familiare e affettivo; di queste, 38 hanno trovato la morte per mano del partner o dell'ex partner. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando gli omicidi commessi erano stati 215, si tratta di un aumento del 5%. In calo, invece, il numero delle vittime di genere femminile, che da 81 diventano 77 (-5%).