ROMA

Sandra Milo, la camera ardente in Campidoglio. Il figlio: «Le ho stretto la mano fino all’ultimo». Domani i funerali

L'ultimo saluto all'attrice

Martedì 30 Gennaio 2024

I figli: prima di tutto mamma e donna libera

«Mia madre è stata prima di tutto una madre, una donna libera, una grande testa».

Così Debora Ergas, stretta al fratello Ciro De Lollis, Ricorda sua madre, l'attrice Sandra Milo, oggi alla camera ardente allestita per l'attrice in Campidoglio. «Sono una giornalista anche io e tante volte mi sono ritrovata dall'altra parte della barricata, come voi. Oggi sono di qua - dice commossa -. Ringrazio il sindaco Gualtieri che ha voluto rendere questo omaggio a mia madre che vive a Roma da sempre. È qui che ha trovato la sua fortuna, il suo successo, ma soprattutto l'amore del pubblico. Mia mamma ha sempre condiviso tutto: gioie, dolori, ascese, insuccessi, perché nella vita ci sono anche quelli. Ha pagato sempre in prima persona per i suoi errori. E non si è mai vantata delle sue conquiste. Il cinema - prosegue - a volte la ha osannata, a volte l'ha dimenticata, così come altri ambiti artistici, ma noi sappiamo che lei ha seminato solo amore, generosità. Se ne è andata da questo mondo senza neanche una casa di proprietà, perché ha sempre donato quello che ha guadagnato a chi ne aveva più bisogno. Perché è una donna che è stata sfollata durante la guerra, è cresciuta con una madre, una nonna, una sorella, ed è stata capo famiglia di se stessa e del resto della sua famiglia sin dall'età di 12 anni. Da allora fino all'altro ieri, ha sempre lavorato. Non si è mai fermata, ha cresciuto tre figli in assoluta solitudine. Questo - riflette - per noi è stato un esempio infinito di dignità, di indipendenza, di testa libera, perché mia madre ha sempre combattuto per le battaglie civili, per gli ultimi, contro la violenza alle donne negli anni '60 quando nessuno ancora ne parlava, per il diritto al divorzio, per l'autodeterminazione delle donne, per il diritto alla carriera e agli stipendi uguali. Perfino per il fine vita si è battuta, perché ognuno avesse l'autodeterminazione di andarsene da questo mondo come e quando volesse. E per i diritti degli animali: mamma ha salvato due cani che ora sono a casa e tutto ieri hanno pianto». E ancora, commossa, racconta: «Mia madre è stata prima di tutto una madre, una donna libera, una grande testa, una donna di cultura che nonostante la guerra le abbia impedito di ottenere un titolo di studio, non ha mai passato un giorno della sua vita senza leggere. Fino a quando gli occhi lo glielo hanno permesso, cioè fino a pochi giorni fa, ogni mattina ha chiesto la sua copia cartacea del Corriere della Sera». Stretta al fratello, «voglio ringraziare tutti i giornalisti che hanno detto cose molto carine su di lei, - dice - i programmi televisivi, la mia meravigliosa Rai e Alberto Matano che, lui solo, sapeva quanto lei stesse male ma ha tenuto la notizia per sé. Da oggi sei mio fratello». «È stata una mamma sincera, vera, molto presente con noi. Una parte di me se n'è andata lassù con lei - aggiunge al suo fianco il fratello Ciro - Era bella, dolce apprensiva e con una pazienza fuori dal comune. Ha fatto qualsisia cosa per noi. Le ho stretto la mano fino all'ultimo». Dopo i funerali di domani, Sandra Mille «riposerà al cimitero Verano».

La figlia Debora: mai vantata per i suoi successi e pagato per i suoi errori

«Lei ha sempre condiviso tutto, gioie e dolori, ascese e ricadute, successi e insuccessi come tutti noi abbiamo nella vita; ha sempre pagato di persona per i suoi errori e non si è mai vantata per le sue conquiste». Con queste parole, la figlia Debora Engas ricorda Sandra Milo, parlando in Campidoglio dove è esposto il feretro per l'omaggio popolare nel Salone della Protomoteca. «Il cinema a volte l'ha osannata e a volte l'ha dimenticata, così come tanti altri ambiti artistici - ricorda la figlia Debora - ma noi sappiamo che lei ha seminato solo amore e generosità: se ne è andata da questo mondo senza neanche avere una casa di proprietà, perché ha sempre donato tutto quello che ha guadagnato a chi ne aveva più bisogno. Era sfollata ed è cresciuta con la mamma, la nonna, la sorella ed è stata capofamiglia di sé stessa e dei suoi familiari da quando aveva appena 12 anni e da allora e fino all'altroieri ha sempre lavorato, non si è mai fermata». Prosegue Debora: «Per noi è stata un esempio infinito di dignità, di indipendenza, di testa libera. Mia madre - sottolinea - ha sempre combattuto per le battaglie civili, per gli ultimi, contro la violenza alle donne quando nessuno ne parlava, per il diritto al divorzio e alla autodeterminazione della donna e persino per il fine vita affinché nessuno soffrisse e ciascuno avesse la scelta di andarsene come volesse; e anche per i diritti degli animali, lei ha salvato due cani che ieri hanno pianto assieme a me… a volte, gli animali sono migliori degli uomini». La figlia di Sandra Milo ringrazia «il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha deciso di tributare questo omaggio a mia madre in Campidoglio. A Roma mia madre è vissuta praticamente da sempre ed è qui che ha trovato la sua fortuna, il suo successo e soprattutto l'amore del pubblico»

Balivo: Sandra era dolcezza e generosità

«Sandra era dolcezza e generosità. È una di quelle persone che c’è sempre. Bisogna stare vicino ai figli, per loro la mamma era tutto». Ha dichiarato Caterina Balivo a Lapresse. 

Gotor: grande attrice e amica di Roma

«Sandra Milo è stata un'amica e una cittadina di Roma e il sindaco Roberto Gualtieri ha voluto omaggiarla concedendo il suo luogo più prestigioso, la sala della Protomoteca». A dirlo, l'assessore alla cultura di Roma Capitale Miguel Gotor, questa mattina in apertura della camera ardente allestita in Campidoglio per Sandra Milo, scomparsa ieri all'età di 90 anni. Della Milo, dice Gotor, «ricordiamo la grande umanità, la simpatia, l'ironia. Ma certamente stiamo ricordando una delle più grandi attrici italiane del secondo Novecento, che ha legato la sua vita e la sua esperienza professionale ai più grandi registi, che hanno fatto la storia del nostro cinema. A partire da Federico Fellini, facendo parte di quel capolavoro che è Otto e 1/2. Roma farà di tutto per ricordarla, perché la sua storia la sua biografia il suo passaggio qui sulla terra lo meritano».

Feretro arrivato in Campidoglio

Il feretro di Sandra Milo, scomparsa ieri a Roma all'età di 90 anni, è da poco giunto in Campidoglio, nella sala della Protomoteca, dove è stata allestita la camera ardente. Ad accogliere il feretro l'assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor. Presenti i tre figli dell'attrice: Azzurra, Ciro e Deborah. L'apertura al pubblico è fino alle 19 di oggi. Domani alle 12, nella Chiesa degli Artisti, a piazza del Popolo, sono previsti i funerali.

La diretta della camera ardente

Laura Pausini dedica a Milo il concerto a Barcellona

«Buon viaggio cara Sandra. La tua dolcezza, la tua allegria, il tuo rimanermi vicina in alcuni momenti difficili rimarranno per sempre nel mio cuore. Questa sera dedicherò a te il concerto di Barcellona, vola sopra di noi». Così Laura Pausini su Facebook ha ricordato Sandra Milo, con un post che in poche ore ha ricevuto circa settemila like e oltre 500 commenti.

La figlia Debora: una paladina dei diritti civili

«È stata una paladina dei diritti civili, combattendo la violenza contro le donne, lottando contro l'omofobia, la discriminazione e in favore dei figli avuti fuori dal matrimonio». Così intervendo a 'La vita in direttà su Rai1, Debora Ergas, figlia di Sandra Milo, ricorda la mamma scomparsa oggi a Roma a 90 anni. «È sempre stata una donna indipendente e libera», sottolinea la figlia della Milo. L'attrice subì ben 44 processi prima di riuscire a ottenere l'affidamento di Debora, avuta dal matrimonio con il produttore greco Moris Ergas.

I funerali di Sandra Milo si svolgeranno mercoledì alle 12 nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo a Roma. Oggi, a partire dalle ore 10, invece sarà possibile dare l'ultimo saluto all'attrice in Campidoglio dove sarà ospitata la camera ardente.

Ultimo aggiornamento: 13:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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