Pilar Bardem, celebre attrice spagnola mamma di Javier Bardem, è morta ieri sera nella clinica Ruber di Madrid, a causa di un'infezione ai reni.
Era la nonna di Leonardo e Luna, nati dal matrimonio tra suo figlio Javier e l'attrice Penélope Cruz. Nata a Siviglia il 14 marzo 1939, Pilar Bardem esordisce al cinema a metà degli anni '60 e viene diretta, tra gli altri, da Fernando Fernàn Gòmez, Luis César Amadori e Luis Lucia. Negli anni '70 partecipa alla realizzazione di molti film di taglio commerciale ma anche in pellicole più eccentriche come «Gli occhi azzurri della bambola rotta» (1974). Negli anni '80 Bardem si è dedicata principalmente alla realizzazione di lavori destinati al piccolo schermo, mentre per il cinema partecipa a tre pellicole di Mariano Ozores.
Dopo aver incarnato una prostituta «L'età di Lulù» (1990) di Bigas Luna (1990), riprende un'intensa attività cinematografica: tra gli altri film «Nessuno parlerà di noi» (1995) di Agustin Diaz Yanes, «Carne tremula» (1997) di Pedro Almodovar, «Pantaleon e le visitatrici» (1999) di Francisco José Lombardi. Tra i film più recenti «Maga Martina e il libro magico del draghetto» (2009) di Stefan Ruzowitzky. Nel 1996 ottenne il titolo di Miglior Attrice per i Premi Goya. Dalla fine degli anni '80 si è cimentata anche in teatro, recitando in oltre 40 commedie e drammi. Pilar Bardem è stata anche un'attivista politica della sinistra spagnola.
Alle elezioni per il Parlamento europeo del 2004 si presentò nella lista Izquierada Unida. Nella serata di gala per la consegna dei Premi Goya nel 2003 l'attrice, nel bel mezzo di accesi dibattiti che stanno avendo luogo in Spagna in merito alla guerra in Iraq, insieme a María Barranco, Amparo Larrañaga, Ana Belén, Juan Echanove, Jordi Dauder e Juan Luis Galiardo indossò una maglietta con lo slogan «No a la guerra».