Favino: «Ho avuto un'esperienza omosessuale. Nulla di carnale, solo per togliermi un dubbio»

L'attore: «Un uomo più grande di me mi corteggiava, e io ho voluto togliermi un dubbio sulla mia sessualità, per non portarmelo dentro tutta la vita»

Venerdì 27 Ottobre 2023
Favino: «Ho avuto un'esperienza omosessuale. Nulla di carnale, solo per togliermi un dubbio»

Pierfrancesco Favino torna sotto i riflettori con il nuovo film "Comandante". L'attore interpreta Salvatore Todaro, Comandante di sommergibili della Regia Marina durante la seconda guerra mondiale e leggendario eroe dei mari. Presentato come Film d'apertura alla 80esima Mostra del Cinema di Venezia, la pellicola di Edoardo De Angelis con Pierfrancesco Favino arriverà nei cinema dal 31 ottobre con 01 Distribution. Nella sua ultima intervista, rilasciata al Corriere della Sera, l'attore romano racconta come riesce ad adattare il suo corpo a nuovi ruoli e svela un dettaglio sul suo passato.

La dieta

L'attore ha raccontato che per interpretare il ruolo, ha perso 9 chili e che si fa seguire da una biologa nutrizionita.

Per capire quali alimenti mangiare, si sottopone ad esami. anche ormaonali, per capire la reazione del fisico. 

L'esperienza omosessuale

L'attore di Comandante, racconta di avere avuto dubbi in passato sulla sua sessualità. Un interrogativo che non voleva portarsi dietro per tutta la vita e che è riusciuto a sciogliere grazie ad un uomo, più grande di lui, che lo corteggiava. «Non fu nulla di carnale. Un uomo più grande di me mi corteggiava, e io ho voluto togliermi un dubbio sulla mia sessualità, per non portarmelo dentro tutta la vita. L'ho sciolto, ho capito che omosessuale non lo ero. Era un tempo in cui se sentivi un'emozione per un uomo ti chiedevi cosa avevi di sbagliato; adesso per le nuove generazioni è tutto più semplice. Nello spettacolo l'omosessualità è sempre stata presente, io stesso ho lavorato con Ronconi e Ferrero, e anche la fluidità è sempre esistita».

 

Gli amici e le fiction 

«Sono amico da decenni di Giallini, Mastandrea, Accorsi e tanti altri, e nemico di nessuno - racconta Favino -. Perché non faccio più fiction? Perché mi sono reso conto che si stava prendendo in giro il pubblico; e il pubblico per noi è sacro. Le cose vanno fatte bene, non tirate via»

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