«Ricordo una spedizione serale ad Arcore, a metà dicembre.
Dell'Utri
Marcello Dell’Utri, prosegue Mentana, «fu il vero fondatore di Forza Italia e non per la capacità organizzativa: perché capiva di politica più di Berlusconi». Alla domanda: «Craxi era stato consultato in precedenza?», il giornalista replica: «Non lo so. E a posteriori non fu beneficiato dall’avvento di Berlusconi. Piuttosto era incavolato, seppi da testimoni che diceva: ‘Ci siamo fatti per 40 anni un mazzo così per prendere il 10%, poi arriva questo e bum bum bum!’».
Le alleanze politiche
Il direttore del Tg La7 parla anche di alleanze politiche. «Berlusconi vedeva l’autostrada che noi non vedevamo e fece una cosa, tenere insieme Lega, fascisti e Publitalia, che era come mettere insieme i tifosi dell’Inter, della Juventus e del Napoli». Il Cav, ricorda Mentana, vedeva Antonio Di Pietro “molto simile a sé”. “Non per caso provò a farlo ministro, incontrandolo nello studio di Previti». L'addio a Mediaset
Andando via da Mediaset, Mentana scrisse che era diventata un comitato elettorale, e oggi ricorda: “Era una lettera a Confalonieri. Siamo nel 2009, fase terminale del berlusconismo, e tutti tentavano di stringersi a coorte, compresa Mediaset che non era più quella… Non mi sentivo più a casa”.