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Bambini con problemi di cuore
e i guai si scoprono prima di nascere

Martedì 14 Giugno 2016 di Daniela Boresi
Sempre più bimbi soffrono di patologie cardiache con incremento di quelli stranieri. Fortunatamente sono problemi che si riescono a individuare prima della nascita, quando le mamme sono seguite. «In molti casi questi problemi non erano stati evidenziati prima della nascita perché le loro mamme straniere si sottopongono con minore regolarità ad adeguati esami per una diagnosi prenatale - spiega il primario della cardiologia Daniele D'Este -
 In crescita, sono anche gli esami che vengono eseguiti, tanto che dal 2009 ad oggi si sono registrate circa 4mila prestazioni, di cui ben il 70% sono ecocardiogrammi.
«Nel 2015 – ha continuato D’Este insieme alla responsabile del servizio pediatrico Maria Domenica Sorbo – l’attività di Cardiologia pediatrica è globalmente aumentata specialmente a causa dell’incremento delle richieste di ecocardiografia, specie per gli accessi esterni, ed è in crescita rispetto ai primi anni di attività di questo servizio. Le richieste di ecocardiogramma prevalgono per i bambini di età compresa tra i 5 e i 10 anni, mentre gli ecocardiogrammi di controllo vengono effettuati prevalentemente per i neonati e bambini fino a 5 anni. Una considerevole percentuale di ecocardiogrammi dà esito normale per tutte le fasce d’età, ma in particolar modo per i bambini tra i 5 e i 10 anni».

Le cardiopatie più gravi sono state riscontrante nel primo mese di vita (almeno due casi nell’anno 2015). La maggior parte delle anomalie cardiache sono più lievi e vengono seguite presso la struttura di Dolo, o vengono inviate, al centro di terzo livello: l’anno scorso dodici bambini sono stati inviati alla Cardiologia Pediatrica dell’Università di Padova o a Istituti superiori fuori regione. Il motivo più frequente di consulto cardiologico è stato il soffio cardiaco. Le altre cause (sincope, cardiopalmo dolore toracico e familiarità) sono maggiormente rappresentate nei bambini più grandi.
«Se parliamo di Ospedale amico del Bambino – ha detto il direttore generale della Ulss 13 Giuseppe Dal Ben – un concreto esempio è sicuramente il presidio di Dolo, grazie ad alcuni reparti, tra cui quello di Cardiologia dove è attivo un servizio pediatrico eccellente, sia nelle professionalità che nell’accoglienza e assistenza».
  Ultimo aggiornamento: 13:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA