Cosa sia passato per la testa del giovane custode, non è ancora stato chiarito. Quel che è purtroppo ormai certo, è che non potrà più spiegarlo. Sì perché José De Jesus, ventitreenne guardiano di un piccolo zoo privato messicano, dopo un incontro troppo ravvicinato con la tigre che stava nutrendo, è morto. Ma cominciamo dall'inizio. Siamo nelle vicinanze di Periban, località del Messico dell'Ovest a sud di Guadalajara.
Dal canto suo, la tigre sembra non gradire. Fino a quando, improvvisamente, scatta l'attacco. Probabilmente infastidito, il felino si avventa e in un attimo ghermisce il braccio dell'uomo. Sono attimi concitati. La tigre, infatti, non vuole saperne di lasciare la mano del custode che, terrorizzato, sembra ormai allo stremo. Fortunatamente, dopo minuti di puro terrore, l'uomo viene liberato ma la pozza di sangue lasciata a terra non fa ben sperare. Soccorso, è trasportato al Michoacan Hospital, l'ospedale dove però rifiuterà di farsi amputare quella mano che ormai non sembra esserci quasi più. Infine, dopo due giorni di agonia, il giovane improvvisamente muore. Diabetico, spiegheranno i sanitari, è deceduto per via di un infarto fulminante. La drammatica vicenda, trasmessa alle autorità di quel Paese, è ancora di scottante attualità. Di zoo privati come quello dove è avvenuto il fatto, infatti, le Americhe sono piene e non sempre si tratta di strutture adeguate o sicure per gli animali così come per chi si occupa di loro. Tra l'altro, il proprietario della struttura in questione, pare disponga anche di leoni e coccodrilli. E la tigre? In attesa che venga fatta piena luce su quanto accaduto e sulle norme di sicurezza dello zoo, le autorità competenti hanno chiesto ad un altro zoo, il Benito Juarez Zoological Park di occuparsi della tigre così da prevenire altri incidenti che, stavolta, potrebbero nuocere anche a lei stessa.
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