«Non è Madi l'orso che ha sbranato 5 pecore in Alpago»

Sabato 26 Aprile 2014
«Non è Madi l'orso che ha sbranato 5 pecore in Alpago»
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BELLUNO - Non sarebbe Madi l'orso che ha sbranato 5 pecore a Chies, nel giorno di Pasqua. No, tra i boschi dell'Alpago, con ogni probabilità, si aggira un altro plantigrado. Anche perché Madi è un esemplare tranquillo.



Ne è convinto Stefano Filacorda, ricercatore al dipartimento di Scienze agrarie e ambientali all'Università degli Studi di Udine. Ovvero, l'esperto che ha monitorato i comportamenti di Madi attraverso il radiocollare: «Lui è un giovane orso sloveno di 3 o 4 anni - informa Filacorda - e il collare di cui è dotato permette di raccogliere dai 24 ai 7 punti gps al giorno: tali informazioni ci hanno permesso di seguirlo nel suo viaggio fra le montagne dell'Austria e ora del Cadore, dove è giunto attraversando la Val Pesarina e l'area del Saurano, toccando anche quote di 2050 metri con 3 metri di neve».



Il radiocollare è uno strumento così evoluto (oltre che costoso), da essere dotato di un sistema di rilascio a tempo (il cosiddetto «drop off»), grazie al quale si staccherà automaticamente dal mammifero in novembre: «Nelle nostre ricerche - riprende l'esperto dell'Università di Udine - il benessere dell'animale e la salvaguardia delle attività umane vengono prima di tutto. A proposito di questo orso, negli undici mesi di monitoraggio non ha mai fatto un danno ad attività zootecniche».



Basti pensare che Madi, prima del letargo, è rimasto più di dieci notti sotto lo stesso pero, dove ha mangiato in tutta tranquillità: «Questo aspetto, oltre all'analisi dei dati di localizzazione, ci fa supporre che non sia lui il protagonista degli attacchi in Alpago. Tuttavia, solo il Corpo di Polizia provinciale di Belluno (a cui sono stati forniti i dati di localizzazione, così come alla Regione Veneto) potrà dare una risposta certa. Può sembrare strano che due o più orsi si trovino nello stesso luogo e nel medesimo periodo, ma in realtà è normale. Anche perché, seppur solitari, sono animali che si comunicano «esperienze» e «tragitti» attraverso marcature odorose di vario genere». Filacorda cita un esempio ben preciso: «Lo stesso Madi è stato catturato una notte in cui, in realtà, stavamo attendendo un altro orso più grande. Un esemplare che frequentava l'area da più settimane. Stesso discorso nel 2007: aspettavamo un giovane orso e abbiamo catturato un plantigrado di 200 chili, al confine con la Slovenia». Ieri, comunque, Madi si trovava in Alpago: «Ma sembrava muoversi di nuovo verso le montagne friulane. In ogni caso, il fatto di avere animali «radiocollati» è garanzia di importanti informazioni, grazie alle quali possiamo limitare i danni degli individui che mostrano attitudini offensive. Anche se sono una minima parte rispetto alla massa silenziosa e invisibile».
Ultimo aggiornamento: 30 Aprile, 20:45

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