Bentornato ibis. È proprio il caso di dirlo, visto quanto sta accadendo nei cieli italiani del nord del Paese.
A sus playas paradisiacas se le unen el Parque Nacional de Sus-Masa, donde se encuentra la última población viable del ave ibis eremita. pic.twitter.com/2uuU6GQwHk
— Andalucía Por El Mundo (@AndalucesCSTV) August 26, 2022
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Ibis eremita, il viaggio ad alta quota
Tanto che, a 2.276 metri di quota, uno dei due velivoli si è messo sulle loro tracce, invertendo immediatamente la rotta. Tutto liscio, invece, per l'altro velivolo che, in 2 ore e 45 minuti, ha raggiunto la tappa pianificata. Successivamente, riuniti entrambi i velivoli e gli uccelli, Ingrid e altri due ibis erano risultati dispersi. "Gli uccelli, ha poi spiegato il Waldrappteam, il team di ricercatori austriaci impiegato nel progetto europeo Life "Northern Bald Ibis", sono stati probabilmente confusi dal fatto che la tappa percorsa precedentemente, aveva richiesto ben 8 giorni di attesa prima di poter finalmente valicare le Alpi a causa delle condizioni meteo non buone".
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Ibis eremita, la missione
Fortunatamente, poco fa, una buona notizia. "Nelle prime ore del mattino, hanno fatto sapere i ricercatori, la madre adottiva Helena è riuscita a recuperare nuovamente l'ibis Claudia. È abbastanza in forma, è stato sottolineato, quindi si riparte. Destinazione Sarego". La prossima tappa, appena partita, prima dell'arrivo finale a Orbetello, è prevista proprio a Sarego, nel Vicentino. La missione degli Ibis eremita guidati dall'uomo, come documentato dalle spettacolari immagini diffuse dalla organizzazione di tutela ambientale Bentornato Ibis, che proponiamo, è composta da esemplari allevati da mamme umane. L'obiettivo è quello di far memorizzare ai giovani uccelli la rotta da seguire così che possano, successivamente, tornare in Austria per riprodursi e continuare il ciclo vitale previsto dalla migrazione. L'Ibis eremita è una specie ad alto rischio estinzione. Cacciato dall'uomo perlopiù nell'ambito delle attività venatorie, allo stato selvatico è scomparso dai cieli europei ben quattro secoli fa. Il progetto di reintroduzione, è iniziato nel 2003.