Questa è una storia fatta di numeri. Numeri impressionanti che raccontano la fine di una macabra attività illegale durata venticinque anni e responsabile della morte di centinaia di migliaia di cani di tutte le razze. Siamo in Cambogia, lì nonostante il divieto di commercio e macellazione di cani sia in vigore dal luglio scorso, le attività illegali legate a questo tipo di commercio, continuano a prosperare.
Come accaduto nei giorni scorsi quando, a seguito dell'intercettazione di un minivan con a bordo 61 cani, si è finalmente potuti arrivare a scoprire uno dei macelli più terrificanti della regione che operava a Kampong Cham, località sulle sponde del fiume Mekong. Inutile sottolineare le condizioni nelle quali versavano gli animali liberati. Dididratati, malati e terrorizzati, rinchiusi in piccole gabbie di ferro arruginite, non fosse stato per le associazioni intervenute sarebbero finiti in padella. "Nel corso della nostra campagna volta a fermare il commercio di cani e gatti, ha commentato un portavoce di Four Paws International, il nostro team aveva visto di tutto. Questo macello, però, si è rivelato il peggiore di tutti". Il mattatoio illegale, ora finalmente chiuso per sempre, era attivo dal 1995. In 25 anni di attività è stato responsabile della morte di quasi un milione di cani.