Violenza sessuale sulla figlia: il padre condannato a 7 anni. Assolta la madre

Domenica 11 Febbraio 2024 di Walter Berghella
Violenza sessuale sulla figlia: il padre condannato a 7 anni. Assolta la madre

E’ stata confermata dalla Corte d’Appello dell’Aquila la dura condanna a 7 anni e mezzo di reclusione per il caso di violenza sessuale sulla figlia di 8 anni che portò il padre agli arresti, il 4 agosto 2015, e che in primo grado è stata inflitta dal tribunale di Lanciano, il 4 novembre 2020.

I giudici di secondo grado hanno invece assolto ampiamente la madre che era stata condannata a 1 anno di reclusione con la derubricazione in tentata violenza privata, mentre fu assolta per i reati di maltrattamenti in famiglia e per l’induzione della minore a rendere falsa testimonianza.

Secondo le accuse, l’allora ragazzina, ora ha 17 anni, rimase vittima due volte, partendo dai soprusi subiti per un anno dal 2014, in luoghi diversi di due comuni vicini, col papà E.M., 55 anni, originario del Molise e residente in un comune della Val di Sangro, che le faceva fare simulati giochi erotici con bambole, sia in vasca da bagno che a letto e per questo gravissimo comportamento venne arrestato. La madre, L.D.C., 56 anni, ora assolta, nell’iniziale accusa sarebbe stata responsabile di aver detto alla figlia: «Quando vieni sentita in procura mettiti a strillare e dì che papà è innocente». Poi giù schiaffi alla bimba mentre era intercettata. Con l’inchiesta in corso da parte della procura frentana subito dopo entrò in campo la madre che iniziò a tormentare la bimba perché ritrattasse le accuse. Insomma i panni sporchi si dovevano lavare in famiglia, era il teorema accusatorio dell’epoca, con la madre che intimò alla piccola di dire che non «era successo niente». Che il padre aveva solo “giocato”. 

Pressioni proseguite anche prima dell’incidente probatorio. «Le sorti di tuo padre sta nelle tue mani. Loro ti possono fregare come vogliono. Ti manca papà? Quando vai a parlare solo tu lo puoi salvare, sennò succede che rimane in galera per sempre». Quanto l’orribile fatto venne scoperto, la minore ebbe come curatela speciale l’avvocato Angela Maria Nigro, per la quale l’avvocato Silvio Rustignoli si è costituito parte civile e in primo grado ottenne una provvisionale di 10 mila euro come risarcimento danni morali e materiali. I due genitori sono stati entrambi difesi dall’avvocato Massimo Biscardi.

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