«Io sono il capo dei neri e mi devi dare metà dei soldi che hai vinto».
Le indagini hanno preso avvio a fine 2020 dalla vincita di un giovane nigeriano: una somma cospicua, ben cinquemila mila euro che evidentemente ha attirato le attenzioni dei malintenzionati. Da quel momento, infatti, il fortunato giocatore e un suo amico connazionale erano entrati in un giro infernale fatto da minacce anche con un coltello, aggressioni violente, lesioni personali con ferite lacero contuse alla testa profonde provocate dai vetri di bottiglie conficcate sulla cute.
Una rapina selvaggia avvenuta in pieno giorno ad opera del gruppetto di nigeriani capeggiati dal 25enne a suo dire appartenente ad un'associazione segreta nigeriana denominata "Cultist". Pugni, calci, botte ovunque per prendere i soldi e anche la rottura del cellulare per evitare l'intervento della Polizia. Un'altra aggressione era stata poi preparata e compiuta ai danni di un altro connazionale che aveva tentato di difendere l'amico. Non contento il gruppetto di rapinatori si era poi precipitato in serata nell'abitazione del testimone per aggredirlo nuovamente e minacciarlo di non dire nulla alla Polizia. Gli imputati sono assistiti dall'avvocato Sonia Giallonardo.