Un materasso sudicio, gettato in un furgone abbandonato, a poca distanza della Cittadella della solidarietà.
I carabinieri hanno effettuato i primi rilievi ed ascoltato i testimoni, anche per cercare di dare a quell'uomo un'identità. Né sui vestiti, né all'interno del mezzo sono stati trovati documenti che possano aiutare i carabinieri nell'identificazione. Una prima ipotesi è che possa trattarsi di un uomo di origini magrebine, rimasto senza casa e senza lavoro, che per qualche tempo aveva dormito all'aperto, proprio sotto il cavalcavia. Possibile che, non sentendosi bene, abbia cercato riparo all'interno del furgone e che lì sia morto. Unico dubbio: la persona a cui si pensa aveva una lieve zoppia e camminava aiutandosi con una stampella che non è stata rinvenuta in zona. I carabinieri hanno avvertito anche la procura e il medico: dopo una prima ricognizione la Pm Rosangela Di Stefano ha dato il nulla osta per il trasferimento del cadavere che è stato prelevato e trasportato all'obitorio dell'ospedale di Pescara dove verrà effettuata l'autopsia che avrà un duplice obiettivo: il primo ovviamente è quello di capire quali siano state le cause della morte.
Non sarebbero state riscontrati apparenti segni di violenza, ma il corpo è ridotto in condizioni tali da non consentire valutazioni realistiche senza un esame approfondito. Che potrebbe aiutare, e questo è il secondo obiettivo, anche a dare un'identità a quell'uomo morto solo, senza che nessuno riuscisse a dargli il pur minimo aiuto. L'esame medico legale potrebbe essere affidato dal pubblico ministero già nella giornata di oggi. Una delle ipotesi è che comunque possa trattarsi anche di una persona che frequentava la mensa della cittadella della solidarietà: gli investigatori stanno verificando anche se in zona ci siano delle telecamere di videosorveglianza che possano aver registrato la presenza della persona poi trovata morta.