Trasporto umanitario del personale civile afghano in Abruzzo.
Stiamo parlando di una base situata a quota 1236. E’ immersa nel verde di un bosco di querce, con una estensione di circa 4 ettari, tra due parchi nazionali. Si tratta di circa una cinquantina di persone, tra uomini e donne. Diversi i nuclei familiari, anche con minori di ogni età, che rimarranno in zona, per un determinato periodo di tempo. Sembra che a loro non sarà consentito il contatto esterno alla struttura militare, presidiata h24, da numerose forze di Polizia.
I collaboratori sono stati inseriti in un programma di protezione, al fine di evitare eventuali vendette o ritorsioni, qualora fossero rimasti nel loro paese. Il lungo viaggio, fino alle montagne dell’ Alto Sangro e Altopiano delle Cinquemiglia è stato monitorato attraverso l’attivazione di dispositivi di sicurezza, lungo l’itinerario percorso. I collaboratori sono giunti a Roccaraso tra sabato e domenica, stanchi e disorientati. Accolti dal personale dell’Esercito di stanza alla Base e della Croce Rossa Italiana, sono stati collocati nei vari alloggi, dotati di ogni confort.