Igor Piccioni, batterista degli Aura: «Il Covid per gli artisti non è ancora finito, situazione complicata»

Nel 2016 il direttore d'orchestra Enrico Melozzi ha scritto un brano per il gruppo

Venerdì 19 Gennaio 2024 di Bernardo D'Eugenio
Igor Piccioni, batterista degli Aura: «Il Covid per gli artisti non è ancora finito, situazione complicata»

Il ritmo musicale, nel batterista Igor Piccioni, 52 anni, nato a Zurigo, era già evidente dall'infanzia, quando riusciva a battere il tempo con qualsiasi oggetto gli capitasse a tiro. In casa, c'era il papà appassionato di musica che lo portava ai concerti nei vari jazz club della città elvetica. «Fu proprio da bambino - ricorda Piccioni - che provai una forte attrazione per la batteria, tanto che mio padre decise di regalarmene una». A sei anni, Igor è tornato ad Alba Adriatica, in provincia di Teramo, per iniziare le scuole elementari e poi diplomarsi. «A quel punto - dice il musicista abruzzese del gruppo rock "Aura" - avrei dovuto proseguire con l'Università, ma nella mia mente c'era solo la batteria.

Ho lavorato per alcuni mesi in un'azienda pellettiera del luogo, fino a comprarne una nuova e iniziare a suonare, da autodidatta».

Un tempo breve, perché l'artista si è iscritto, a 19 anni, alla scuola della "Suono Ergo Sum", di Ascoli Piceno, nelle vicine Marche, ai corsi del maestro Massimo Carloni. Igor Piccioni, è diventato sempre più bravo, fino ad assumere il ruolo (dal 1997 al 2002), di assistente docente di batteria. Ha frequentato decine di stage in tutto lo Stivale, per poi diplomarsi all'Accademia nazionale "Casa del Batterista", ottenendo l'abilitazione all'insegnamento. Intanto, nel periodo giovanile (1992), formò la band rock "Aura", di cui resta lui e il tastierista Gian Marco Renzi, di Teramo. Il gruppo musicale è sempre attivo, oggi composto da altri valenti musicisti del teramano, quali Gian Luca Ricci (chitarra), Matteo De Virgilis (basso), e dalla cantante Francesca Lago. «Una storia - dice Igor - che dura da oltre 20 anni. Mi ha dato grandi emozioni, soddisfazioni professionali e la pubblicazione di 4 album». Un periodo prolifico, per la rock band abruzzese che ha cominciato a partecipare a numerose trasmissioni televisive e radiofoniche trasmesse sui canali Rai, a Sanremo Giovani e Castrocaro, con il primo posto al "III Millennio Rock Festival". Gli "Aura" annoverano decine di concerti in Italia ed Europa, ma nche a Philadelphia, New York, Atlantic City, Singapore, fino ad Abu Dhabi e Dubay, negli Emirati Arabi, Francia, Germania, Ungheria. Da sottolineare, la collaborazione musicale che Igor ha avuto con Jennifer Batten, la chitarrista di Michael Jackson, e la coproduzione del progetto "Radiovipers" che ha portato al disco "The Morning Sunburst", in Usa e Canada, con ottimi riscontri in fatto di vendite. Inoltre, il direttore d'orchestra teramano, Enrico Melozzi ha scritto un brano per l'ultimo disco (2016) edito dagli "Aura": "Mare in tempesta". Il resto, è impossibile da elencare. «Siamo stati ovunque, - dice il batterista albense che dal 2006 ha creato l'associazione culturale Modern Music Lab - ma con l'arrivo del Covid tutto si è bloccato e ancora adesso la situazione per ripartire con eventi pubblici resta complicata. Il mio desiderio  sarebbe quello di tornare a organizzare rassegne e concerti dal vivo, come negli anni scorsi». 

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