Abruzzo, Covid e influenza. I virologi: «Un Natale impegnativo»

Domenica 18 Dicembre 2022 di Alessia Centi Pizzutilli
Abruzzo, Covid e influenza. I virologi: «Un Natale impegnativo»

Tra la risalita del Covid e la grande circolazione dei virus da raffreddamento, come l'influenza, in Abruzzo i contagi galoppano a ritmi sempre più serrati e gli esperti non hanno dubbi sul fatto che «sul fronte epidemiologico ci aspetta un Natale impegnativo».

La combinazione del Covid con l'influenza e il virus respiratorio sinciziale (Rsv) sta favorendo l'aumento della pressione sulle strutture ospedaliere, tanto che nei reparti ordinari la soglia di allarme per occupazione di posti letto è già stata superata.

Il dato sembrerebbe ancora in crescita e si teme soprattutto in vista delle festività natalizie, quando è previsto il picco di contagi. Sul fronte delle vaccinazioni il quadro resta in chiaroscuro: se da un lato, infatti, aumentano sensibilmente le somministrazioni settimanali delle quarte dosi, passate dalle 3.398 della scorsa settimana alle 3.807 degli ultimi sette giorni (+12%), dall'altro la copertura della popolazione resta bassa e inferiore alla media nazionale. Appena il 20,4% degli abruzzesi infatti risulta coperto anche dal secondo booster, mentre a livello nazionale il dato arriva al 28,6%.   Secondo quanto emerso poi dall'ultimo bollettino InfluNet dell'Istituto superiore di Sanità, l'Abruzzo con 22,58 casi per mille assistiti registra il secondo dato più alto d'Italia.

«Eliminare l'obbligo di indossare le mascherine è stato imprudente e superficiale», affermano al Messaggero il professore Liborio Stuppia, direttore del Laboratorio di Genetica molecolare - Test Covid dell'Università di Chieti, e il dottor Paolo Fazii, direttore dell'Uoc di Microbiologia e Virologia della Asl di Pescara. «Alla luce dell'andamento delle scorse settimane era chiara l'impossibilità di tornare indietro in termini di contagi e decessi sul fronte Covid, tuttavia c'è l'influenza che quest'anno sta sbaragliando gli altri virus - spiega Stuppia - Credo sia importante, soprattutto in questo periodo che precede le festività natalizie, utilizzare le mascherine e vaccinarsi, sia contro il Covid sia contro l'influenza. Prepariamoci a un Natale impegnativo. Gli anni passati i casi di influenza si sono quasi azzerati e per questo il nostro sistema immunitario non è stato stimolato, per questo l'arrivo dell'influenza potrebbe causare criticità maggiori».

Il professore sottolinea poi che sul fronte delle varianti, l'Abruzzo conferma i dati delle scorse settimane: «C'è ancora una grande varietà di mutazioni sul territorio: Centaurus, Cerberus, Omicron 2 e 5, ma a livello nazionale la Omicron 5 resta prevalente e questo è un indicatore positivo, ci sono infatti i nuovi vaccini che funzionano molto bene contro questa variante». La circolazione dei virus «è stata favorita dalla caduta dell'obbligo di mascherine al chiuso e sui mezzi pubblici, ma anche dalla diffusione dell'influenzavirus di tipo A, che «ha messo a letto» molti abruzzesi». Ne è convinto il dottor Fazii, che spiega: «A pagare maggiormente sono i fragili, ma si registra una grande circolazione dei virus soprattutto nella fascia pediatrica. Abbiamo avuto casi di Adenovirus tra i più piccoli, oggi possiamo dire che il picco è stato superato ma ci sono altri virus da raffreddamento che continuano a circolare»

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