Il Patriarca Moraglia al concerto dei Sun in un teatro stracolmo di giovani: «Auguro a tutti una bella Confessione»

Ieri sera, martedì 4 aprile, a Mestre, in un teatro Toniolo colmo di giovani, Lorenzi e i suoi quattro compagni di musica e vita non hanno solo suonato e cantato, ma anche...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Ieri sera, martedì 4 aprile, a Mestre, in un teatro Toniolo colmo di giovani, Lorenzi e i suoi quattro compagni di musica e vita non hanno solo suonato e cantato, ma anche raccontato la loro vita e il senso del loro impegno artistico. A partire, appunto, dalla conversione di alcuni anni fa, dopo una prima stagione di successo e di eccesso.

Presente alla manifestazione musicale, promossa dalla Pastorale giovanile del Patriarcato di Venezia, anche il Patriarca Francesco Moraglia, con una presenza non annunciata: «Ringrazio di cuore i “The Sun” per questo concerto. Io ero quasi imbarazzato a sentire quelle testimonianze e pensavo: come uomo di Chiesa forse non avrei avuto il coraggio di dire certe cose. E mi rendo sempre più conto che una testimonianza cristiana vale più di una predica del vescovo. E una testimonianza cristiana non è scontata. Si è richiamata più volte la Settimana Santa: auguro a voi e a me stesso di fare una bella Confessione. La Confessione è dire al Signore la verità sulla nostra vita. Tutto inizia dalla verità e la verità ci rende più grandi perché ci ha fatto riconoscere e dire che abbiamo bisogno di Cristo e degli altri per condividere un viaggio, perché la nostra vita sia un pellegrinaggio di cui vale la pena. Siamo infatti incamminati verso l’incontro con Colui che ci ama veramente».

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino