VICENZA - A pochi anni dalla sua inaugurazione il tribunale di Vicenza a Borgo Berga, costato circa 30 milioni di euro, garantiti da un finanziamento statale, mostra già i...
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Alcuni segni preoccupanti sulla struttura
Del fatto sono stati informati sia l'assessore alla cultura urbana, Cristina Balbi, informata della situazione, che il sindaco Achille Variati che nella tarda mattinata di oggi ha parlato con i giornalisti. «Analizzeremo la situazione - le parole del primo cittadino berico - ma sulla questione vogliamo andare sino in fondo, sia per quanto riguarda le infriltazioni d'acqua che per quanto riguarda la stabilità dell'edificio». «Il tribunale è stato costruito con i soldi dei cittadini, quindi pretendiamo risposte chiare», ha poi aggiunto Variati, facendo capire che il Comune potrebbe rivalersi sui progettisti e sulla ditta costruttrice. A breve sarà sarà redatta una relazione dettagliata sui problemi dell'edificio. Che il palazzo di giustizia berico fosse stato costruito su un terreno instabile era già stato messo in evidenza da diverse associazioni ambientaliste ed era stato fatto oggetto di un interrogazione parlamentare da parte dell'on. Enrico Cappelletti, senatore del Movimento Cinque Stelle.
Intanto, mentre infuriano le polemiche sul palazzo di giustizia di Vicenza, a Bassano, dove il nuovo tribunale lasciato completamente vuoto è costato 12 milioni, e ogni attività è stata trasferita nel capoluogo berico, si coltiva l'idea di un nuovo tribunale della pedemontana che però al momento non pare avere chance. La cittadella della giustizia tutta nuova ora sta anche per essere collaudata. I sindaci dell'area interessata, con fascia tricolore, si ritrovano il mattino di venerdì 30 settembre al teatro Duse di Asolo per rilanciare con un convegno l'idea. Ci saranno il governatore Zaia, parlamentari veneti, primi cittadini, esponenti del mondo degli avvocati, cittadini. Si vorrebbe portare il ministro Orlando (il senatore del Pd bassanese, Santini, ha detto che ci proverà) ma per ora c'è pessimismo sul suo arrivo. Si tratta un po' di un'ultima spiaggia, un rilancio sul tavolo della politica giudiziaria con un evento per il quale si chiede una grande partecipazione per dimostrare al mondo politico che il territorio "sente" moltissimo il problema.
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Il Gazzettino