VICENZA - Una culla con un cuscino speciale. Un cuscino che fa sentire il bimbo come se fosse tra le braccia della mamma. Si...
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Si chiama BabyBe. E' la nuova frontiera della tecnologia che consente ai bambini in incubatrice - nati prematuri o con qualche patologia - di percepire il respiro e il battito cardiaco della madre come nel grembo. Il tutto grazie a una termoculla che trasferisce al neonato la sensazione di vicinanza fisica della madre. Il merito è di un dispositivo realizzato con un softgel che, avvicinato al ventre della donna, riconosce il movimento del torace e lo trasforma in segnali inviati via wireless al cuscino della culla.
Succede all'ospedale San Bortolo di Vicenza, nel reparto di pediatria diretto da Massimo Bellettato. La novità, inaugurata in questi giorni dal direttore Giovani Pavesi e da Coralba Scaricco dell'associazione Team for children, è stata adottata in patologia neonatale con il contributo della stessa associazione e di un'azienda vicentina, la Technogel Italia di Pozzoleone. Ideato da Camilo Anabalon, neonatologo e ricercatore cileno, il guanciale servirà ai 350 neonati ricoverati ogni anno, di cui 250 prematuri. «Lo strumento è utile - commenta Bellettato - Il bambino si tranquillizza. Inoltre si riducono i livelli di cortisolo, ormone dello stress. La presenza della madre è ricreata nel contatto tra neonato e softgel, che richiama la morbidezza e il tepore del corpo materno». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino