VENEZIA - Altro summit sulla Recoaro voluto dall'assessore regionale Elena Donazzan che ha convocato a palazzo Balbii rappresentanti di Acque di Recoaro, le rappresentanze...
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«Dopo l’incontro di fine settembre ho ritenuto utile e doveroso approfondire le condizioni che San Pellegrino ha posto al possibile acquirente per la cessione dell’azienda e delle sue produzioni, alla luce delle aspettative che il territorio ha manifestato in modo compatto in tutte le sedi istituzionali, vedasi l’appello al ministero firmato da quasi tutti i sindaci della provincia - ha detto Donazzan -. La situazione è complessa perché non si tratta infatti di una trattativa come tante altre per la cessione di un marchio, o di un ramo d’azienda, ma investe una realtà che porta il nome di un territorio. Purtroppo nemmeno oggi siamo riusciti ad entrare nel dettaglio del piano industriale e delle condizioni della trattativa in corso tra imprese private. E con rammarico abbiamo dovuto registrare la fermezza di posizioni dell’azienda San Pellegrino rispetto alla precisa richiesta, avallata anche dal tavolo ministeriale del 28 settembre scorso, di mantenere a Recoaro l’unitarietà dei marchi e delle produzioni che portano il nome di quel territorio da cui traggono origine. Quindi non solo acqua, ma anche Gingerino e Acqua Brillante». L'assessore si augura che si riconosca l’imprescindibile legame tra produzioni e territorio, che è previsto anche dalla legge che disciplina l’estrazione e la commercializzazione dell’acqua imbottigliata. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino