SANDRIGO - L'avevano trovata in stato di decomposizione ai bordi di un laghetto a Sandrigo, nel Vicentino. Il cranio era deformato e il collo stretto a una cinghia legata...
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Le ricerche dei carabinieri di Sandrigo coordinate dal pm Maria Elena Pinna, hanno consentito di identificare il proprietario grazie al microchip trovato sul corpo del cane e all'esame dei tabulati telefonici, con i quali sono stati verificati gli spostamenti nei giorni prima del ritrovamento. «Ringraziamo procura e carabinieri per la tenacia con cui hanno condotto le indagini - commenta Piera Costa, responsabile della Lega antivivisezione di Vicenza - Considerata la sospensione della pena, l'associazione valuterà se procedere con una richiesta di risarcimento dei danni, in qualità di parte offesa». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino