La proposta di Confindustria: eliminare il semaforo di Carpané

Valbrenta, Confindustria Statale Valsugana
VALBRENTA - Eliminare il semaforo di Carpané. E’ la nuova proposta per sanare uno dei punti più critici della SS. 47 della Valsugana messa sul tavolo...

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VALBRENTA - Eliminare il semaforo di Carpané. E’ la nuova proposta per sanare uno dei punti più critici della SS. 47 della Valsugana messa sul tavolo dalla Confindustria Vicenza a Palazzo Guarnieri, sede dell’Unione Montana Valbrenta. Presenti gli assessori regionali Elisa De Berti e Manuela Lanzarin, il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti, il consigliere Nicola Finco e tutti i sindaci valligiani. Per superare il buco nero dell’incrocio semaforico di Carpané, la proposta illustrata da Confindustria prevede l’eliminazione del semaforo, un sottopasso per superare l’intersezione con la statale, nuovo incrocio con la SS. 47 spostato più a nord dove realizzare un nuovo ponte sul Brenta per unire Carpanè a Valstagna, percorsi pedonali protetti e la riqualificazione del lungofiume. Costo per la realizzazione del progetto circa 20 milioni di euro.

Come ha precisato l’assessora De Berti «la partita si gioca sul documento del tavolo paritetico in fase istruttoria al Ministero e l’eventuale accantonamento del project financing della Nuova Valsugana al vaglio del Cipe. Ben vengano delle proposte come questa di Confindustria, ma dev’essere individuata una soluzione univoca da enti e categorie, condivisa dal territorio, da mettere sul tavolo dell’Anas».
«La proposta dev’essere valutata nella sua efficacia per migliorare la vivibilità della gente - è intervenuto il sindaco di San Nazario Ermando Bombieri, - può essere migliorata, ma non stravolta».
«Accogliamo favorevolmente la proposta di Confindustria e la disponibilità della Regione - ha sottolineato Carlo Perli, sindaco di Valstagna. - Da una prima valutazione il ponte previsto andrebbe ad interferire con il campo federale della canoa ed il parco giochi e dovrebbe quindi essere spostato più a nord. Il progetto dovrà, comunque, essere compatibile con il territorio e coniugare la funzionalità con il rispetto dell’ambiente».
Un’analisi politica è stata fatta dal presidente dell’Unione Montana Luca Ferazzoli. «Il Governo si è fatto carico di risolvere le criticità della Valsugana e sono stati stanziati 8,5 milioni per progettare le soluzioni. Il problema dev’essere affrontato in sede di programmazione regionale in un’ottica più ampia tra Veneto e Trentino, tenendo conto anche del completamento della Valdastico Nord e dell’impossibilità dell’attuale sede stradale della SS. 47 di sopportare l’aumento del traffico previsto, in particolare quello pesante».

Confindustria ha proposto un nuovo incontro con i sindaci il prossimo 21 aprile per valutare le istanze che saranno presentate dai comuni e studiare le soluzioni tecniche per arrivare ad una proposta condivisa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino