Pfas, centri sociali "sequestrano" la Miteni: ingresso bloccato

Pfas, centri sociali "sequestrano" la Miteni: ingresso bloccato
VICENZA - Gli attivisti dei centri sociali hanno bloccato questa mattina l'entrata della Miteni di Trissino. Sotto la "bandiera" di "Climate Defese Unit"s,...

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VICENZA - Gli attivisti dei centri sociali hanno bloccato questa mattina l'entrata della Miteni di Trissino. Sotto la "bandiera" di "Climate Defese Unit"s, hanno impedito l'ingresso delle persone e dei mezzi per rivendicare l'immediato sequestro dell'impianto che ritengono responsabile dell'inquinamento da Pfas.


«Con l'azione di questa mattina - spiegano in una nota i contestatori - si chiede di sequestrare immediatamente la Miteni ma non solo. È necessario che la fabbrica paghi la completa bonifica dei terreni e l'approvvigionamento dell'acqua sicura. Non è accettabile che i cittadini stessi che per decenni hanno subito i danni della produzione dei Pfas ora debbano pure pagare la bonifica. Non possiamo permettere che la multinazionale scappi senza pagare il conto». Gli attivisti chiedono che «tutti i lavoratori della Miteni» vengano salvaguardati e ricollocati nel processo di bonifica dell'impianto
».

Impedito l'ingresso dei lavoratori e degli addetti di due ditte che stanno eseguendo lavori di barrieramento sulla falda. Sono queste le prime conseguenze della manifestazione di protesta di alcune decine di persone davanti all'ingresso della Miteni a Trissino secondo la stessa azienda. Per Miteni l'unico risultato della manifestazione quindi è stato ritardare il proseguimento delle attività di ambientalizzazione che hanno portato a intercettare gli inquinanti storici presenti nella falda sottostante oltre il 99%. «Interferire con il lavoro dello stabilimento - spiega una nota aziendale - oggi significa solo ritardare la bonifica in corso visto che Miteni sta depurando la falda e non produce più Pfos e Pfoa da anni». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino