Consoli in procura non risponde, parlerà dopo ferragosto a Roma

Vincenzo Consoli e il suo avvocato mentre escono dal tribunale
VICENZA - L'ex ad di Veneto Banca Vincenzo Consoli, agli arresti domiciliari nella sua villa di Vicenza nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Procura di...

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VICENZA - L'ex ad di Veneto Banca Vincenzo Consoli, agli arresti domiciliari nella sua villa di Vicenza nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Procura di Roma sull'attività dell'istituto, è stato interrogato al Tribunale di Vicenza accompagnato dai suoi legali dal giudice Roberto Venditti.  Abito scuro e cravatta azzurra, la sua villa che si affaccia su Campo Marzo, l'ex banchiere ha accennato un sorriso ai cronisti che lo attendevano all'ingresso del palazzo di giustizia. 


L'ex ad di Veneto Banca Vincenzo Consoli si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al giudice di Vicenza Roberto Venditti, in relazione alle accuse di aggiotaggio e ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza per le quali è stato posto agli arresti domiciliari nei giorni scorsi. Consoli ha detto di sentirsi ancora molto scosso e di non ritenere al momento di poter rispondere alle contestazioni. All'interrogatorio ha preso parte anche il pm romano Stefano Pesci che a fine udienza si è appartato con uno dei legali di Consoli, l'avv. Alessandro Moscatelli. Il legale ha poi ha spiegato che vi sarebbe già un accordo con la Procura romana perché l'interrogatorio si svolga dopo che la difesa avrà studiato con attenzione le 180 pagine dell'ordinanza nei confronti dell'ex ad, in cui sono confluite varie fonti di prova. L'interrogatorio sarebbe fissato dopo ferragosto a Roma. Al momento la difesa di Consoli ha reso noto di voler rinunciare al ricorso al riesame.
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Il Gazzettino