BASSANO - (Cs) La pista religiosa non appare pertinente. E forse nemmeno quella amorosa. Rimane una tragedia immane che lascia aperti tanti perché. Il suicidio con...
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Sulla tragica vicenda del giovane bassanese la Procura di Vicenza ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, per ora contro ignoti. Intanto la notizia assume nuove sfumature e spiegazioni rispetto a quelle accreditate da testate e agenzie in un primo momento. A quanto pare non c'entrano rigidi divieti religiosi, visto che papà e mamma sono buddista l'uno e cattolica l'altra. E nemmeno il tema sentimentale appare tanto pregnante, secondo quanto hanno spiegato alla stampa i dirigenti scolastici, visto che tra il ragazzo e la giovane studentessa italiana c'era un'amicizia, non di più.
Ieri sera il caso doveva essere trattato con un servizio specifico a Porta a Porta, nella puntata che tra l'altro, parlando anche di integrazione, ha visto ospiti la vicentina Moretti del Pd e il leghista Giorgetti, la criminologa Bruzzone e la magistrato Matone. Il "salotto" di Bruno Vespa aveva spedito a Bassano l'inviata Simona Decina, che però arrivata in città e resasi conto che il tema non era quello annunciato dalle cronache, ma solo la tragica storia di un disagio adolescenziale e di una fragilità giovanile, ha giustamente deciso, d'accordo con i suoi superiori, di non mandare in onda un servizio per non scavare su una vicenda così triste e dai contorni non ben definiti. Quindi non coercizioni in famiglia, se non un richiamo allo studio (come fanno tutti i genitori), né proibizioni di tipo religioso. Le informazioni parlano anzi di una famiglia ben integrata. Vespa ha brevemente parlato dei contorni fortemente diversi della vicenda bassanese, e la trasmissione non l'ha trattata.
Sono attivi alcuni numeri verdi a cui chiunque può rivolgersi per avere supporto e aiuto psicologico:
Telefono Amico 199.284.284
Telefono Azzurro 1.96.96
Progetto InOltre 800.334.343
De Leo Fund 800.168.768 Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino