Onde alte un chilometro e mezzo. Uno tsunami dalla violenza inimmaginabile, quello scatenato 66 milioni di anni fa, dalla caduta dell'asteroide che provocò...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Come è già noto, in quell'epoca remota, il nostro pianeta fu sconvolto. Rapidi cambiamenti climatici e la scomparsa di specie, che milioni di anni fa popolavano la terra. Ma il focus dei ricercatori si è rivolto al fenomeno marino. A quella prima onda che colpì coste e spiagge alla velocità di oltre 140 km orari, da un'altezza di 1500 metri. Un muro d'acqua alto come una montagna di medie dimensioni che penetrò nell'entroterra distruggendo qualsiasi cosa incontrasse lungo il percorso. Secondo gli studiosi, e come avvenuto nei casi di tsunami più recenti, ad una prima onda, ne seguirono molte altre, seppure di minori dimensioni.
Si passò dalle centinaia di metri, alle decine, fino alle piccole onde di appena quattro metri. Ma tornando all'impatto di Chicxclub, i ricercatori americani, hanno elaborato anche una simulazione al computer per analizzare i dieci minuti successivi alla caduta dell'asteroide, che generò un cratere dal diametro di 180 chilometri ed una profondità di 1,5 chilometri. E come avviene, per una banale operazione domestica, il versamento di acqua in un catino, l'effetto fu lo stesso anche per lo tsunami. “Le acque dell'oceano si riversarono con violenza inaudita nell'immensa depressione, per ritirarsi immediatamente e velocemente” ha spiegato la coordinatrice dello studio Molly Range alla conferenza dell'American Geophysical Union.
Dopodiché si svilupparono le onde violente che si sono propagate attraverso gli oceani di tutto il mondo, causando la deformazione della crosta terrestre, innescando terremoti ed eruzioni vulcaniche su scala globale, i cui gas tossici oscurarono anche la luce del sole. Solo per comprendere le dimensioni di un fenomeno antico di 66 milioni di anni, la più alta onda di uno tsunami registrata ai giorni di oggi, non ha raggiunto i 24 metri di altezza. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino