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Con il mercato fotografico affossato dagli smartphone ci sono nicchie che continuano a resistere al profluvio digitale puntando sul versante opposto, cioè l'analogico. Si tratta della fotografia istantanea, con le macchine punta e scatta che coniugano leggerezza e divertimento, azzerando le barriere all'ingresso: non sono attrezzature ingombranti, non occorrono approfondite conoscenze tecniche e non ci sono trucchi nascosti per catturare scatti d'autore. Archiviati gli anni ruggenti dello scorso secolo, macchine e stampe istantanee restano le predilette da molti appassionati della prima e dell'ultima ora affascinati dai modelli riproposti in chiave moderna da Fujifilm, Polaroid, Lomographische AG, Kodak e Leica.
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Dal Giappone
La proposta più ampia arriva dal principale riferimento del comparto, cioè Fujifilm, eletta regina del comparto anche dal New York Times e dal magazine tecnologico Wired Usa (per il primo il miglior modello è la Instax Square SQ6, mentre il secondo preferisce la Instax Square SQ1). Il produttore giapponese lancerà il prossimo 21 aprile la Instax Mini 40 (99,99 euro), macchina che come le precedenti della serie colpisce, prima ancora che per la semplicità e velocità di scatto, per il design classico con finiture nero e argento che rimanda ai gloriosi trascorsi delle camere istantanee analogiche.
Tra le funzioni spicca l'esposizione automatica che rileva da sola il livello di luce ambientale quando si preme il pulsante di scatto, così da ottimizzare la velocità dell'otturatore e la potenza del flash in relazione all'ambiente circostante per garantire scatti di buona qualità anche a una mano inesperta. Immancabile è la modalità selfie per autoritratti e primi piani, che si attiva estraendo l'obiettivo dopo aver acceso la fotocamera, mentre lo stile retrò e l'omaggio al passato si ritrovano anche nelle nuove pellicole istantanee Contact Sheet (vendute a parte in pacchetti di 10 scatti), che simula l'aspetto di un classico provino a rullino.
Le tinte
In tema di popolarità, tuttavia, le stampe fotografiche sono state per anni sinonimo di Polaroid, storico brand fondato nel 1937 da Edwin H. Land, tornato alla ribalta negli anni scorsi dopo il fallimento e un articolato giro di licenze con Polaroid Now (129 euro più 15,99 euro per 8 pellicole), fotocamera che ricalca la tradizione nelle linee ma si colora con i modelli rosa, menta e bianco-nero annunciati la scorsa settimana in alternativa ai cinque standard (rosso, blu, verde, giallo e arancione). Come nella natura delle istantanee, la forza coincide con il limite, cioè con la semplicità d'uso per lo scatto, agevolato anche dalla precisione dell'autofocus e dalla doppia esposizione che consente di unire due inquadrature differenti in una immagine, mentre sorprende in negativo l'assenza di connettività con lo smartphone. Sensibile alle edizioni limitate che fanno presa su appassionati e collezionisti, il marchio sfoggerà a breve una versione inedita della Polaroid 600 in tinta verde e rossa firmata insieme a Lacoste (150 euro), che si aggiunge all'edizione dedicata alla serie tv The Mandalorian.
Per i più piccoli
Solletica di certo maggior interesse la InstantKon SF70 targata Mint (680 euro), che miscela elementi digitali e analogici omaggiando nel nome e nell'aspetto la popolare Polaroid SX-70, con una forma compatta (misura 16 x 12 x 6,4 centimetri), flash incorporato e la possibilità di gestire la velocità dell'otturatore e del diaframma. Essenziale sarà, invece, la Kidizoom PrintCam (75 dollari) di VTech, fotocamera istantanea minuscola dedicata ai bambini che uscirà a inizio estate e punterà sulla convenienza, con le stampe per gli scatti in vendita a 1 centesimo.
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