Attacchi hacker nei sistemi informatici. Nessuno è al sicuro. Lo confermano i 730 attacchi informatici nei primi mesi di quest’anno, che rappresentano...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Infatti, il 2018 si appresta a battere il primato dello scorso anno per quanto riguarda la statistica dei crimini informatici nel nostro paese. Gli esperti hanno evidenziato che, per numero di attacchi di alta invasività e pericolosità, il primo semestre 2018 è stato il peggiore. Durante il periodo preso in esame c’è stata una media di 122 attacchi al mese, rispetto a quella registrata lo stesso periodo nel 2017 dove le violazioni in rete si erano attestate su una media di 94.
Il picco maggiore di cyber attacchi lo si è avuto nel febbraio 2018, con 139 accessi abusivi. Il picco più alto del periodo. Anche secondo i dati forniti ed incrociati con quelli della polizia postale, il cyber crime è stato la causa dell’80% degli attacchi informatici a livello globale nel 2018, fornendo un grafico in crescita del 35% rispetto agli ultimi sei mesi del 2017.
Un dato interessante riguarda il fenomeno cyber espionage, aumentato del 69% rispetto alla prima metà dell’ anno scorso. I settori dell’economia dove i crimini informatici sono più diffusi, sottolineano gli analisti di Clusit, sono quelli del settore “Automotive”, che registra un +200% e quelli del “research-education”, con +128%. La categoria merceologica dell’ “hospitability”, ossia hotel, ristoranti e settore turistico in genere, da gennaio a giugno 2018 sono stati bersagliati del 69% in più rispetto al primo semestre dello scorso anno.
In preoccupante ascesa anche i reati informatici nella sanità (+62%), nelle istituzioni statali (+52%) e nei servizi dei gestori telefonici di Cloud (+52%) e nel settore della consulenza (+50%). La categoria più vulnerabile, perché colpita in misura maggiore rispetto alle altre, è quella definita “Multiple Targets” che ha registrato un incremento del 18%, in aumento del 15% rispetto al passato.
Gli esperti Clusit hanno analizzato anche le tecniche utilizzate dai cyber criminali per colpire i propri bersagli. Il modus operandi utilizzato maggiormente, e che infatti segna un +22%, è quello del “malware semplice”, programmi pensati per entrare nei bug dei sofotware dei pc, prodotto industrialmente e rivenduto a basso costo.
Anche le web mafie, che realizzano business illegali miliardari in rete, sono camaleontiche, in grado di cambiare gli strumenti di attacco con sistemi sempre più insidiosi e capaci di creare nuove minacce sfuggendo ai radar dei controlli delle autorità giudiziarie. Rimangono sempre utilizzate dai cyber criminali anche le vecchi e tecniche di phishing (furto d'identità) e social engineering (come le email false o chat fake), in aumento del 22% nei primi sei mesi del 2018, perché facilmente reperibili sul dark web. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino