Incendio bis allo stadio Iacovone di Taranto: le fiamme e una densa nube di fumo nero si sono sollevate dai resti del rogo scoppiato domenica sera

Un nuovo incendio è divampato questa mattina allo stadio Erasmo Iacovone di Taranto. All'improvviso le fiamme e una densa nube di fumo nero si sono sollevate dai resti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Un nuovo incendio è divampato questa mattina allo stadio Erasmo Iacovone di Taranto. All'improvviso le fiamme e una densa nube di fumo nero si sono sollevate dai resti del rogo scoppiato domenica sera sotto gli spalti della Curva Sud, al termine del derby tra Taranto e Foggia. Sul posto sono subito piombati i Vigili del Fuoco e le volanti della Polizia.

Ad alimentare il fuoco e il fumo le forti raffiche di vento. 

Il rogo

L'allarme è scattato intorno alle 11,30, quando dalla zona sottostante gli spalti della curva nord si è sollevata una densa nube di fumo nero e le prime fiamme. Subito sul posto sono piombate le volanti della vicina Questura  e gli equipaggi dei vigili del fuoco. L'incendio è partito dai resti del materiale che aveva originato il rogo domenica sera alla fine della partita tra Taranto e Foggia.

In quel caso ad originare le fiamme sarebbe stato il fumogeno lanciato da un tifoso ospite sul materiale stoccato sotto l'anello della curva sud destinato alla tifoseria ospite. Si trattava di materiale tecnico destinato alla ricostruzione della pista di atletica del vicino campo scuola. Materiale combustibile che ha preso fuoco scatenando un vero e proprio inferno. Le alte temperature raggiunte hanno anche deformato le strutture in metallo dell'impianto che è stato subito dichiarato inagibile. 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino