La Roma, senza ancora pensare allo Shakhtar e al ritorno degli ottavi (in programma martedì sera sempre all'Olimpico), blinda il 3° posto in classifica. E segue,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MEZZA PARTITA
Anche in questo anticipo, però, la Roma si accontenta di una prova parziale. Si sveglia solo nella ripresa, ritrovando l'aggressività e la compattezza mancate per 45 minuti. Si riabilita, insomma, solo nel 2° tempo, con quel comportamento di squadra che è stato fondamentale per l'exploit di sabato scorso al San Paolo contro il Napoli. Manolas sblocca il risultato di testa su cross di Florenzi, raddoppia De Rossi (15° marcatore stagionale) e nel recupero il tris di Pellegrini, con Nainggolan che regala 2 assist di fila (7 stagionali) e che, alzato da Di Francesco da trequartista nel 4-2-3-1, diventa devastante. E', comunque, la rete del difensore a far entrare in partita i giallorossi e di conseguenza a far uscire di scena i granata, penalizzati anche dalle 6 assenze.
TRIDENTE SPENTO
Il turnover di Di Francesco è stato minimo. Dentro solo Jesus e Schick per gli squalificati, più El Shaarawy di nuovo titolare al posto di Perotti. Solo il difensore non han deluso. Insufficienti le esibizioni dei due attaccanti: l'impegno non basta. Davanti incide solo Under, Schick resta ancora fuori del coro ed El Shaarawy è irriconoscibile. Ma più che guardare ai singoli, è meglio soffermarsi sul collettivo. Fisicamente la Roma c'è, ma contro lo Shakhtar, per ribaltare il 2 a 1 di Kharkiv, non basterà una prestazione a metà. Per andare ai quarti, ne serve una completa.
LEGGI LA CRONACA Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino