Roma-Torino 3-0: Manolas più De Rossi e Pellegrini, granata ko

La Roma, senza ancora pensare allo Shakhtar e al ritorno degli ottavi (in programma martedì sera sempre all'Olimpico), blinda il 3° posto in classifica. E segue,...

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La Roma, senza ancora pensare allo Shakhtar e al ritorno degli ottavi (in programma martedì sera sempre all'Olimpico), blinda il 3° posto in classifica. E segue, dunque, Di Francesco che dà la priorità alla zona Champions e quindi alla partecipazione alla prossima edizione. Così i giallorossi si sbloccano all'Olimpico, dove sono caduti già 5 volte in campionato (6 sconfitte stagionali) e battono 3 a 0 il Torino. Il punteggio è severo per Mazzarri, al 1° ko con il collega: i granata fino all'intervallo giocano meglio e sono più pericolosi, Manolas e Alisson (15° clean sheet dell'annata, 12° in campionato) non permettono loro di passare in vantaggio, indirizzando quindi il match.

 
MEZZA PARTITA
Anche in questo anticipo, però, la Roma si accontenta di una prova parziale. Si sveglia solo nella ripresa, ritrovando l'aggressività e la compattezza mancate per 45 minuti. Si riabilita, insomma, solo nel 2° tempo, con quel comportamento di squadra che è stato fondamentale per l'exploit di sabato scorso al San Paolo contro il Napoli. Manolas sblocca il risultato di testa su cross di Florenzi, raddoppia De Rossi (15° marcatore stagionale) e nel recupero il tris di Pellegrini, con Nainggolan che regala 2 assist di fila (7 stagionali) e che, alzato da Di Francesco da trequartista nel 4-2-3-1, diventa devastante. E', comunque, la rete del difensore a far entrare in partita i giallorossi e di conseguenza a far uscire di scena i granata, penalizzati anche dalle 6 assenze.
 
TRIDENTE SPENTO
Il turnover di Di Francesco è stato minimo. Dentro solo Jesus e Schick per gli squalificati, più El Shaarawy di nuovo titolare al posto di Perotti. Solo il difensore non han deluso. Insufficienti le esibizioni dei due attaccanti: l'impegno non basta. Davanti incide solo Under, Schick resta ancora fuori del coro ed El Shaarawy è irriconoscibile. Ma più che guardare ai singoli, è meglio soffermarsi sul collettivo. Fisicamente la Roma c'è, ma contro lo Shakhtar, per ribaltare il 2 a 1 di Kharkiv, non basterà una prestazione a metà. Per andare ai quarti, ne serve una completa.


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Il Gazzettino