Di Francesco: «Basta inutili chiacchiere, concentriamoci sugli obiettivi imminenti»

Eusebio Di Francesco è a caccia della terza vittoria consecutiva in campionato. Messe da parte le polemiche sulla gestione del mercato, il tecnico si concentra sulla tre...

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Eusebio Di Francesco è a caccia della terza vittoria consecutiva in campionato. Messe da parte le polemiche sulla gestione del mercato, il tecnico si concentra sulla tre partite in otto giorni, a partire da quella di domani contro l’Udinese (ore 15): «Qui a Roma ci perdiamo in tante chiacchiere, dobbiamo costruire qualcosa e i calciatori si devono concentrare sugli obiettivi imminenti che sono la Champions, il campionato e la qualificazione in Champions per il prossimo anno». Ecco le parole dell’allenatore in conferenza stampa. 

 
Turnover. «Ho dato opportunità ai giocatori che ritenevo giusto schierare. Ci sarà una rotazione rispetto alle altre gare, torneremo ad essere quelli di prima». 
 
L’Udinese. «Ha concretizzato di più  le occasioni create rispetto a quando c’era Delneri. Oddo è un allenatore di buone speranze e buone qualità». 
 
De Rossi 180 minuti. «Quando si rientra è più facile giocare due partite insieme piuttosto che tre, potrebbe giocare in tutte e due le prossime gare». 
 
Vincere un titolo. «Il direttore ha detto che stiamo lavorando per fare qualcosa di importante. Senza costruire non si otterrà mai nulla. Il fatto che si parli in questo modo è positivo e mi auguro si possa vincere il prima possibile». 
 
L’ambizione della Roma. «Se si fa questo lavoro si deve avere molta ambizione. Qui a Roma ci perdiamo in tante chiacchiere, dobbiamo costruire qualcosa e i calciatori si devono concentrare sugli obiettivi imminenti che sono la Champions, il campionato e la qualificazione in Champions per il prossimo anno. Il riferimento è generale non riguarda Strootman». 
 
Jesus e Silva. «Silva lo dobbiamo ancora valutare, domenica può già fare qualcosa con la squadra, ma c’è un percorso da seguire. Jesus è una possibilità, sia da centrale che da terzino. Dovrebbe essere della partita».
 
Il 4-3-3. «Lasquadra cambiando si è arricchita. Entrambi i moduli sono stati assimilati e si può lavorare sui due fronti. Cercherò di cambiare meno possibile per dare continuità».
 
Schick. «Si è allenato bene, lo vedo in crescita anche mentalmente ed è ritrovato. Per dire che partirà dal primo minuto però ce ne vuole».
 
La Roma ritrovata. «A volte vogliamo gioco e risultati. Mi piacerebbe, ma non è sempre possibile. Ora abbiamo bisogno di fare punti. La squadra mi è piaciuta, ma manca di continuità. Abbiamo fatto punti anche se non era facile, in campionato ogni partita diventa difficoltosa».
 
Il distacco dal Napoli. «Abbiamo perso punti per strada per negligenza nostra e sfortuna, siamo mancati in alcune gare. Il distacco, forse, ci sarebbe stato ma non di questa entità. Io sono responsabile di questo distacco, ma qui si dimentica che stiamo facendo un ottavo di Champions, non siamo fuori da tutto».
 

Gerson e Pellegrini. «Per età e caratteristiche non sono adatti tutti e due insieme nel ruolo di mediano. Uno più avanti come trequartista e uno più dietro, può andare bene. Entrambi non hanno la capacità di giocare insieme come mediani per un discorso tattico».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino