La Roma fa il suo e si prende il primo punto in questa edizione della Champions. Lo 0 a 0 contro l'Atletico, anche se sofferto, è di sostanza. Più di quanto si...
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L'Atletico è stato più propositivo nella ripresa, anche per l'ingresso di Correa e Carrasco e per il calo dei giallorossi, simile a quello avuto dopo 70 minuti contro l'Inter lo scorso 26 agosto. Simeone ha provato a vincere la sfida, Di Francesco ha deciso di non perderla. Dal 4-3-3 (4-1-4-1 in fase di non possesso palla) è passato al 5-3-2 (3-5-2 quando Peres e Kolarov si sono alzati in linea con i centrocampisti), dopo le parate di Alisson su Vietto e Correa. Più presenze al centro, presidiando comunque la fasce. Altro che integralista. Quando la squadra è in difficoltà, l'allenatore sa che cosa fare. E come guidarla fuori dal guado. La mossa ha funzionato, anche se, sull'ultimo corner, Alisson ha fatto il miracolo sul colpo di testa di Saul che poi ha colpito il palo.
SENZA GOL
L'attacco della Roma fa ancora cilecca in Champions. L'ultima rete è quella di Dzeko contro il Barça, il 24 novembre del 2015 al Camp Nou, la notte dell'umiliante 6 a 1 firmato da Luis Enrique. Il centravanti ha avuto solo una chance davanti a Oblak e l'ha sprecata, ha preso pure qualche fischio quando nel finale è stato sostituito, in campo El Shaarawy. Ma ha lavorato nel pressing, si è sacrificato. Pensando più al gruppo che a se stesso. E permettendo alla Roma di non cadere proprio nella sera del debutto di Di Francesco in Champions. Il Chlesea già comanda il gruppo C, umiliato il Qarabag. Ma i giallorossi si piazzano in classifica accanto all'Atletico. E non è poco.
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Il Gazzettino