Francesco Totti e Valentino Rossi. E' mancato un soffio ad inventare la domenica dell'abbinamento perfetto. Due campioni assoluti alle prese con l'appartenere alla...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La MotoGp dipende anima e corpo da Rossi, e quando poi il Dottore innesca la marcia della polemica a cinque gare dalla fine della stagione, tutti coloro che si occupano di ascolti e affari nel motomondiale ringraziano. Gli scampoli di una carriera destinata a finire a novembre 2017 si preannunciano esplosivi. Oltre il vuoto, ma ci sarà tempo.
Mancano cinque gare al termine della stagione 2016, con il prossimo Gran Premio di Aragon tradizionalmente favorevole agli spagnoli Marquez e Lorenzo, ma poi “il trittico orientale”, il blocco Motegi-Phillip Island-Sepang, da sempre terreno di caccia di Valentino. L’ultimo round a Valencia è in equilibrio per tutti, anche se Rossi farà di tutto per non renderlo decisivo. Lo sta già facendo, anzi. Rivalità vere e apparenti.
Niente di casuale nella strategia del dottore. Il film doveva prima o poi cominciare, le polemiche utilizzate per mettere pressione agli avversari, comunque detonare, se è vero che l'attuale classifica del mondiale piloti racconta una verità nascosta ed una bugia evidentissima. Marquez, il leader, è stato istruito a non rischiare, la sua arrendevolezza nel sorpassare Lorenzo a Misano è la cartina di tornasole di un ordine ricevuto: vincere il mondiale da divano, amministrando un vantaggio consistente di 42 punti senza ritiri. Marc obbedisce o comunque capisce.
Jorge Lorenzo è invece un pericolo ingombrante.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino