Milan, la cessione in stallo: slitta ancora la firma con la cordata cinese

Milan, la cessione in stallo: slitta ancora la firma con la cordata cinese
La firma per il passaggio del Milan di Silvio Berlusconi alla cordata cinese slitta ancora, forse un’altra settimana creando qualche imbarazzo e molti problemi sul mercato,...

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La firma per il passaggio del Milan di Silvio Berlusconi alla cordata cinese slitta ancora, forse un’altra settimana creando qualche imbarazzo e molti problemi sul mercato, sul progetto di squadra promesso a Vincenzo Montella.


Posticipata nuovamente rispetto al 30 giugno, passata poi al 7 luglio, poi ancora al 12, e ora posticipata alla settimana che va dal 18 al 24, se non addirittura a quella successiva con degli inevitabili effetti negativi che può provocare il continuo slittamento della firma sul preliminare nella trattativa per il passaggio dell’80% delle quote del Milan in mano alla cordata cinese. Tutto ciò significa che il mercato è fermo, e qualunque tipo d’accordo non può essere ratificato: né Zielinski e nemmeno Musacchio. Perché al momento non si ha a disposizione il quantitativo economico, che dovrebbe essere messo a disposizione dai cinesi post firma di Berlusconi.

Tutto fermo se non le operazioni in uscita: ufficiale l’addio di Simone Verdi al Bologna per 1,5 milioni di euro più il 20% sulla prossima cessione. Operazione stile Saponara con l’Empoli due stagioni fa. Da oggi fino alla firma ci si concentrerà soprattutto sulle cessioni, su quei giocatori che non rientrano nel progetto montelliano. Si parla di Diego Lopez, Agazzi e magari Gabriel in porta, ma anche Vergara, Rodrigo Ely e Calabria, che potrebbero partire in prestito, di Josè Mauri e Suso a centrocampo, oppure di Matri, Honda, Bacca e Menez in attacco. Dieci giocatori per finanziare il mercato del Milan in attesa del Made in China.


Un mercato dove si cerca la qualità, dove i centrocampisti diventano finalmente la priorità di Casa Milan. Lo sono per completare il 4-3-2-1 di partenza, quello provato finora a Milanello. Servono piedi buoni, registi che sappiamo giocare la palla. Non può esserlo per forza di cose Riccardo Montolivo. Il capitano rossonero, fresco di rinnovo triennale a 3,5 milioni a stagione, dovrà mettersi ancora in discussione, proprio come successe con Mihajlovic un anno fa. Intanto Zapata si deve oparare. Il Comandante, in Coppa America si è fatto male alla caviglia sinistra. Il difensore andrà sotto i ferri nelle prossime ore. E sabato ad Agen, in Francia, alle 20, prima uscita del Milan di Montella conmtro il Bordeaux, squadra di Ligue 1. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino