Margherita, 11 anni, l'erede di Bebe E' un fenomeno del taekwondo

Margherita Borsoi
TREVISO - Per il modo in cui si appresta ad affrontare tutte le gare, anche quelle di allenamento, e per la grinta e determinazione è stata definita la nuova Bebe Vio del...

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TREVISO - Per il modo in cui si appresta ad affrontare tutte le gare, anche quelle di allenamento, e per la grinta e determinazione è stata definita la nuova Bebe Vio del taekwondo, l'arte marziale coreana da combattimento a contatto. Si tratta della giovanissima trevigiana di Sernaglia Margherita Borsoi, per gli amici Margheritina. L'atleta, che ha 11 anni ed è nata priva dell'avambraccio e della mano sinistra, dal 2012 è entrata a far parte dell'Associazione art4sport Onlus, il sodalizio di Mogliano Veneto voluto dalla famiglia della campionessa paralimpica del fioretto, Bebe Vio che si dedica al sostegno degli atleti e delle famiglie che si trovano in quelle condizioni. 


IL RICONOSCIMENTO. Margherita Borsoi in questi giorni ha ricevuto la bellissima notizia dal Quirinale in quanto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, le ha conferito l'attestato d'onore Alfiere della Repubblica, prestigioso riconoscimento destinato ai ragazzi che si sono distinti nella partecipazione, nella promozione del bene comune, nella solidarietà, nel volontariato e per gli atti di coraggio. Insieme a lei li riceveranno altri 28 giovani in occasione della cerimonia di lunedì 12 marzo al Quirinale. Margheritina che per potersi dedicare allo sport da lei preferito, ha dovuto affrontare una infinità di difficoltà ma alla fine grazie al sostegno della famiglia (mamma Maristella, papà Claudio e il fratello minore Matteo) e degli amici di art4sport, è riuscita a spuntarla prendendosi anche delle belle soddisfazioni perché costretta a confrontarsi con avversari normodotati.


La giovanissima atleta, inoltre, ha tra i suoi maggiori sostenitori proprio Bebe, da sempre presa come modello che l'ha appoggiata e consigliata. «Il mio principale obiettivo, anche se è ancora molto lontano perché si svolgeranno tra due anni - racconta Margherita - è poter partecipare alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. Sono fermamente intenzionata e non mi spaventano tutte le difficoltà che potrei trovare. Per me Bebe è un modello da imitare perché oltre alla forza che riesce a trasmettere mi ha fatto capire che lo sport significa anche divertimento, gioia, amicizia e stare insieme. Anche se i miei genitori ripetono che l'importante è divertirsi io ripeto che a me piace più vincere. Sono contentissima di questo attestato d'onore assegnato e ringrazio il Presidente Mattarella». Nonostante i suoi impegni scolastici e sportivi, Margherita riesce anche a trovare il tempo di incontrare nelle scuole i coetanei e di parlare della propria disabilità, delle difficoltà quotidiane e dei timori che poi sono stati puntualmente superati. 

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Il Gazzettino