La principessa di Montecarlo: al Grand Prix di Monaco c’è il giga yacht Luminosity di Benetti, 107 metri di lusso e hi-tech

Il giga yacht Luminosity di Benetti
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MONACO - Il Gran Premio di Monaco è da sempre un evento che va oltre la competizione sportiva: l’atmosfera glamour, il viavai di personaggi illustri, gli alberghi con balconi e terrazze affacciati sul circuito ricavato tra le strade del Principato rappresentano un contorno unico e inimitabile. Ma un ruolo particolare lo hanno le barche, o meglio yacht e super yacht che si cullano lungo le banchine del porto o, in alcuni casi, nella baia prospiciente, offrendo a pochi privilegiati l’opportunità di assistere al Gran Premio da una postazione speciale.

In alcuni casi appartengono, queste barche da sogno, agli stessi piloti impegnati in pista. Come nel caso del “MONZA” di Charles Leclerc, monegasco doc che tiene il suo magnifico Riva (il cantiere del Gruppo Ferretti è uno degli sponsor Ferrari) dedicato all’autodromo italiano ormeggiato alla banchina “sotto casa”. In passato fu soprattutto Nelson Piquet a presentarsi al Grand Prix de Monaco con il suo yacht. E memorabili furono le premiazioni del Premio Pole Position ospitate a bordo dell’Intrepido di Alfredo Pigna, un brigantino in legno di grande fascino. Altri tempi.

Quest’anno l’attrazione che viene dal mare si chiama Luminosity: giga yacht Benetti di 107,6 metri ancorato per il fine settimana nella baia di fronte al Principato (troppo grande per entrare in porto), dove resterà fino a martedì. A parte lo stile, il fascino, il lusso e le dotazioni, questo strepitoso testimonial del Made in Italy nautico si distingue per una qualità che lo avvicina proprio alla Formula 1: come le monoposto del circus, infatti, nasce da uno studio dei materiali all’avanguardia e, soprattutto, adotta un sistema di propulsione ibrido.

Con un pacchetto batterie integrato da 3 MWh, tutti i sistemi principali possono funzionare fino a 12 ore senza dover accendere i generatori. Per coloro che hanno il privilegio di trovarsi a bordo, dunque, sono assicurati pace, tranquillità e comfort. Tutto ciò, senza dire del tanto spazio godibile anche all’aperto. Se fosse necessario lasciare l’evento prima del previsto, poi, il giga yacht può anche allontanarsi senza disturbare i vicini, rimettendosi in moto in tempi rapidissimi e navigando in modalità completamente elettrica con un’autonomia di oltre dieci miglia nautiche. Lontane anni luce dalle Formula 1, ovviamente, le prestazioni velocistiche: la velocità massima è di 16 nodi; navigando a 10 si raggiunge un’autonomia transoceanica, fino a 8000 miglia.

Realizzata con scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio, questa barca da sogno è stata orgogliosamente definito dal cantiere “un palazzo di vetro in movimento sull’acqua”: una immagine ardita ma non troppo distante dalla realtà. Il giga yacht è infatti avvolto da oltre 800 metri quadrati di vetrate che circondano il main deck. E le finestrature, alte 3 metri, sono completamente ininterrotte dalla struttura, dando la sensazione che l’imbarcazione sia sospesa sul mare.

Inutile dire che al di là della straordinaria luminosità (da cui il nome) e della tecnologia d’avanguardia, Luminosity offre anche molto altro: il “palazzo di vetro” sul mare presenta infatti 6 ponti, dispone di 12 suite per 27 persone (più gli alloggi per 37 membri dell’equipaggio), di una piscina di 30 metri quadri, una vasca Jacuzzi, una SPA, una palestra, un centro benessere, una pista da ballo. Non manca l’eliporto per decollo/atterraggio; i tre tender misurano 40 piedi (12 metri circa) e tra i tanti toys c’è anche una barca a vela di 7 metri e mezzo. E se qualcuno volesse scendere a terra? C’è anche l’auto, certo. Una Rolls, of course.

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Il Gazzettino