«Kobe amava l'Italia», ricorda Magic Johnson, una delle leggende dei Los Angeles Lakers in lacrime dopo la morte di Kobe Bryant, 41 anni, il campione Nba...
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«Mentre provo a scrivere questo messaggio, la mia mente viaggia, sono scioccato. Mia moglie Cookie e io siamo distrutti. Lo amo, amo la sua famiglia e amo ciò che ha rappresentato in campo e fuori. L'amico, la leggenda, il marito, il padre, il figlio, il fratello, il vincitore di un Oscar e il più grande Laker di tutti i tempi se n'è andato. È difficile da accettare. Kobe era un leader nel nostro sport, un mentore per giocatori e giocatrici». Era un'icona, ma anche fatto tanto per Los Angeles. Metteva il cuore per aiutare gli homeless e si batteva per i diritti delle donne nel basket. Allenare sua figlia lo rendeva felicissimo». «Kobe e io -dice ancora- abbiamo avuto tante conversazioni speciali sulla vita e sul basket. Avevamo tanto in comune fuori dal campo, mi piaceva parlargli dei Lakers, di essere padri e mariti, di quanto amavamo l'Italia. Mi mancheranno tanto quelle chiacchierate». La Laker Nation, lo sport del basket e la nostra città non saranno più gli stessi. Io e mia moglie ci saremo sempre per la famiglia Bryant. Ti ameremo per sempre».
Proprio in Italia Kobe era cresciuto: seguendo papà Joe, detto Jellybean, per i campi di basket, Rieti, Reggio Calabria, Pistoia, Reggio Emilia. I tifosi apprezzavano le prodezze sotto canestro del giocatore venuto da Filadelfia.
E sono tanti i vip italiani che ora gli dedicano un ricordo commosso.
«Tutto il mondo, non solo sportivo, si è fermato.
«Onorato di averti conosciuto, Campione dentro e fuori dal campo! R.I.P», scrive Francesco Totti su Instagram postando una foto che lo ritrae con la stella dei Lakers.
E ancora: «Sei stato un esempio per la nostra generazione. Rip. Leggenda», scrive su Twitter Andrea Pirlo.
«Caro Kobe, quando ti incontrai a Los Angeles, mi resi subito conto di essere davanti ad un campione carismatico e di talento, che parlava in un italiano perfetto e che amava profondamente il nostro paese - ricorda Simona Ventura - Riposa in pace Kobe Bryant mano per mano alla tua Gianna».
«Per me era come un fratello più piccolo, gli ho voluto bene»: così un'altra leggenda del basket, Michael Jordan, ricorda Kobe Bryant, dicendosi scioccato per quanto accaduto, e ricordando come Kobe era anche «un padre straordinario» con sua figlia Gianna, morta con lui nell'incidente, e con gli altri tre figli.
«Io... non ci voglio credere..... ditemi che non è vero!! Che non può finire tutto così!!». È il tweet con cui la campionessa di nuoto Federica Pellegrini commenta la morte di Kobe Bryant. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino