Cagnotto campionessa d'Europa vince l'oro nel trampolino 1 metro

Cagnotto campionessa d'Europa vince l'oro nel trampolino 1 metro
L’oro è di Tania: la Cagnotto ha appena completato la sua collezione di medaglie europee, che adesso sono 20 e 13 delle più preziose. Questa è anche la medaglia numero...

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L’oro è di Tania: la Cagnotto ha appena completato la sua collezione di medaglie europee, che adesso sono 20 e 13 delle più preziose. Questa è anche la medaglia numero 300 del nuoto italiano nella storia europea di questo sport.


Tania è stata sempre prima nei cinque tuffi di finale: i suoi punteggi, 61.20, 62.40, 55.20, 48.10 e 62.40 l’hanno portata a un totale di 289.30. Come si capisce dalla sequenza, il quarto tuffo è stato da batticuore: Tania poteva, come ha detto poi, «aver buttato via l’oro». «Ma - sono sempre parole sue - ho pensato di tirar fuori dal cilindro uno dei miei migliori, sennò finivo seconda o terza». L’ha fatto con questo uno e mezzo rovesciato carpiato, sigla 303B, coefficiente di difficoltà 2.4, che gli è riuscito splendidamente e l’ha riportata sul podio più alto, con successivo condimento di tricolore che sale e Fratelli d’Italia che risuonano in questa stessa piscina dove la storia cominciò nel 2002, sempre campionati d’Europa, quando la ragazzina Tania, che adesso ha 29 anni, era ancora minorenne «e di diverso ci sono tutti gli acciacchi dell’età, mentre di allora non ricordo niente tanto che mi perdo in giro per gli spogliatoi», vinse il primo bronzo nel tuffo sincronizzato in coppia con Maria Marconi.



La quale Marconi è di nuovo quarta, come allora: «Ma ero ragazzina ed ero contenta, se avessi saputo che era l’inizio della mia serie sarei stata disperata anche allora. Adesso lo sono: disperata e arrabbiata. Va così: aiutano sempre le altre e mai me; io ho fatto una serie di tuffi ottima, stavolta senza errori, ma la tedesca è stata premiata più di me. Continuo almeno fino a Rio 2016, voglio battere questo sortilegio del numero quattro, sono anche la quarta figlia» dice. Gli occhi piangono, le labbra sorridono, perché Maria è solare e nulla nasconde. Nemmeno che, dice, «siamo una famiglia di legno, come mi fa notare Nicola», il fratello più grande. Spesso un Marconi è stato per un niente giù dal podio: Maria nella serie è stata seconda per tre tuffi, terza dopo il quarto e poi scalzata dal giudizio di favore per la tedesca Punzel.

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Il Gazzettino