Il sogno Benevento non si ferma: è finale Perugia eliminato, domenica sfida il Carpi

Il sogno Benevento non si ferma: è finale Perugia eliminato, domenica sfida il Carpi
E’ la favola del Benevento, voglioso di emulare l’Avellino e Salernitana, le altre campane in A nel calcio moderno. Il calcio dà, il calcio restituisce. I...

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E’ la favola del Benevento, voglioso di emulare l’Avellino e Salernitana, le altre campane in A nel calcio moderno. Il calcio dà, il calcio restituisce. I sanniti erano stati bocciati ai playoff in 5 occasioni, pur avendo dato spettacolo, in virtù di grandi budget, in regular season. Ora, al debutto in B, raggiungono direttamente la finale playoff e con pieno merito. Lo merita il patron Oreste Vigorito, re dell’eolico, che ha investito tanto, in una piazza appassionata come poche. In 1700 seguono gli stregoni allo stadio Renato Curi, che differenza rispetto ai 68 con il Carpi a Frosinone. La città sannita ha 60mila abitanti, diventano però 316mila considerata la provincia e al Santa Colomba sono in fibrillazione all’inseguimento del doppio salto già centrato dalla Spal e altre 10 volte, nell’italica storia pallonara.

La finale sarà domenica alle 20,30, al velodromo Sandro Cabassi di Carpi, ritorno giovedì e basteranno due pareggi, per eliminare la squadra più tignosa della cadetteria. I giallorossi erano partiti benissimo, come quasi sempre succede a Marco Baroni, la flessione di metà stagione ha visto la ripartenza, in tempo per traguardare i playoff e anche per passare questo turno, alquanto complicato, con lo svantaggio del fattore campo.

L'1-1 è palpitante, con occasioni a raffica, Lopez e Lucioni per il Benevento, Di Chiara e Dezi, ma la squadra di Cristian Bucchi (che piace al Sassuolo, meglio che resti in B, ancora un anno, almeno) mai riesce a prendere in mano la gara. Abisso aveva risparmiato un’ammonizione, ad Eramo, si avverte l’assenza di Ceravolo, nelle controfughe campane. Falco sbaglia un contropiede, Nicastro non cambia il destino della sfida. Terrani impegna Cragno, Cisse colpisce male, Brignoli invece intercetta il sinistro di Chibsah, decisivo all’andata. Il finale è pirotecnico, si diceva una volta. Angolo di Viola, destro di Puscas, Brignoli respinge, Viola crossa e il portiere salva ancora. 

Il vantaggio sannita leva pathos, al 36’ st: angolo di Viola, testa di Camporese, Brignoli non trattiene e Puscas insacca con un destro potente. Nicastro manca il pari, lo trova sul cross da destra di Mustacchio respinto corto dal portiere dell’under 21. L’unica palla della qualificazione è su traversone di Di Chiara, Guberti spara, Lucioni respinge. E’ uno dei migliori difensori del campionato.


L'1-1 certifica anche la differenza di esperienza tra Baroni, 54 anni e 13 squadre, compresa la primavera della Juventus, e Bucchi, 40 anni oggi e appena 5 formazioni guidate, partendo dal subentro assurdo a Pescara, in A.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino