Zaia: «Per i fucsia è un'evoluzione naturale, non ci perderò il sonno»

Zaia: «Per i fucsia è un'evoluzione naturale, non ci perderò il sonno»
IL GOVERNATOREVENEZIA Forse incuriosito, magari perplesso. Ma preoccupato, certo no: alla notizia del lancio di Coraggio Italia, ieri Luca Zaia ha sorriso. «Erosione dei voti...

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IL GOVERNATORE
VENEZIA Forse incuriosito, magari perplesso. Ma preoccupato, certo no: alla notizia del lancio di Coraggio Italia, ieri Luca Zaia ha sorriso. «Erosione dei voti alla Lega? Io soffro d'insonnia per altri motivi...», ha tagliato corto il presidente della Regione, apparso interessato più all'agognata autonomia del Veneto che al nuovo partito di Luigi Brugnaro.

LA DEMOCRAZIA
I due si erano incontrati la settimana scorsa alla Biennale Architettura, ma Zaia ha lasciato intendere che hanno parlato d'altro: «Ho visto il sindaco Brugnaro al Leone d'oro e penso che ci rivedremo più avanti. Ma lui era già un soggetto politico con la lista fucsia, ritengo che questa sia l'evoluzione del suo progetto. Ho letto la sua dichiarazione sul fatto che non è un'operazione contro Forza Italia. Penso che in un Paese democratico ogni cittadino sia libero dar vita al soggetto politico che crede. Non ci vedo nulla di strano, anche perché l'area è sempre quella del centrodestra. In democrazia tutti hanno diritto di fare quello che credono, non ci vedo il problema».
LA RIFORMA
È invece un guaio, per Zaia, la mancata attuazione dell'autonomia differenziata. «Siamo stati tranquilli in questo periodo di Covid ha premesso il governatore ma ora con l'incidenza bassa di contagi possiamo anche ritornare alla carica: è questo che mi interessa per il Veneto». Come anticipato dal Gazzettino, lunedì prossimo sarà in Veneto la commissione bicamerale per le Questioni Regionali, con un'audizione a Palazzo Ferro Fini. «Parteciperò anch'io ha annunciato il leghista e il segnale è che dobbiamo andare avanti per portare a casa l'autonomia, spero proprio con questo Governo».
Con l'occasione, Palazzo Balbi ha anche deciso di fare del nuovo Osservatorio, coordinato da Mario Caramel, una sorta di Svimez del Veneto, vale a dire un contraltare scientifico all'associazione per lo sviluppo del Mezzogiorno. «Ci siamo resi conto ha spiegato Zaia che nel dibattito sulle deleghe alla fine serve un ufficio studi che controbatta a certe leggende metropolitane, collaborando con l'Università e gli altri centri di ricerca, in modo da essere un punto di riferimento. Con la legge-quadro pensata dal ministro Francesco Boccia eravamo arrivati a un certo punto di trattativa e immagino che si ripartirà da quella. Abbiamo ripristinato i collegamenti con il nuovo governo attraverso la ministra Mariastella Gelmini e possiamo tornare a parlare della riforma». Critico il giudizio di Simonetta Rubinato, referente dell'associazione Veneto per le autonomie: «Questa melina continua mi pare quasi offensiva per i 2,4 milioni di veneti andati alle urne nel 2017».
IL SONDAGGIO

Intanto un nuovo sondaggio, proposto ieri da Agorà su Rai 3, ha indicato Zaia al 40% di gradimento fra i politici, dietro a Mario Draghi ma davanti a Matteo Salvini. Il suo commento? «Ringrazio per la fiducia, ma devo fare l'autonomia in Veneto».
A.Pe.
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Il Gazzettino