VIOLENZAPADOVA (L.L.) Il giovane romeno ieri ha lasciato la casa circondariale. Deve lavorare per mantenere la famiglia, ma deve stare lontano dalla moglie e dal figlioletto di...
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PADOVA (L.L.) Il giovane romeno ieri ha lasciato la casa circondariale. Deve lavorare per mantenere la famiglia, ma deve stare lontano dalla moglie e dal figlioletto di quindici mesi.
Il giudice delle indagini preliminari, Domenica Gambardella, ha confermato l'arresto di un ventiseienne romeno, ma lo ha scarcerato. Lo straniero era difeso dagli avvocati Fabrizio Daga e Sergio Vettore. Era l'ora di pranzo sabato quando gli agenti della Sezione Volanti della Questura sono dovuti intervenirne alla Madonna Pellegrina.
Una ventinovenne romena chiedeva il loro aiuto. Era molto spaventata, temeva che il marito, già denunciato per maltrattamenti in famiglia, potesse farle del male. Con gentilezza gli agenti hanno allontanato il 26enne da casa. Sembrava tutto finito, ma un paio di ore più tardi la giovane romena ha di nuovo chiesto aiuto alla polizia. Il marito, in preda alla rabbia, ha sfondato la porta della camera da letto dove la moglie stava allattando il bambino di 15 giorni. E l'ha scaraventata a terra. La giovane donna è scappata. Ma il marito l'ha rincorsa sull'argine del canale Scaricatore. La neo mamma disperata ha poi trovato riparo nell'abitazione di una vicina di casa. All'arrivo degli agenti l'uomo è stato fermato e trovato in possesso del portafogli della moglie. Evidentemente voleva dei soldi.
Accompagnato in Questura, è stato arrestato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, violazione di domicilio aggravato e furto. La mamma romena è stata trasportata al pronto soccorso dell'ospedale civile, dove è stata dimessa con una prognosi di 25 giorni. Ieri mattina il giovane romeno è stato portato davanti al giudice per l'udienza di convalida. Adesso non può più mettere piede a casa della moglie e del figlioletto.
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Il Gazzettino