Viale Marconi, cento voci all'osteria

Viale Marconi, cento voci all'osteria
DIBATTITO SUL PROGETTOPORDENONE Partecipazione decisamente oltre le aspettative e clima rovente all'assemblea con i residenti convocata dall'amministrazione per illustrare il...

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DIBATTITO SUL PROGETTO
PORDENONE Partecipazione decisamente oltre le aspettative e clima rovente all'assemblea con i residenti convocata dall'amministrazione per illustrare il futuro di viale Marconi.

La location dell'osteria Al fante, scelta per agevolare i residenti, si è rivelata decisamente insufficiente a contenere le circa cento persone che si sono presentate. Alcuni se ne sono andati, molti altri sono rimasti fuori dal locale, al punto che gli esponenti della giunta hanno promesso una nuova convocazione in sala consiliare. Nel frattempo, i residenti sono stati invitati a mettere per iscritto le loro segnalazioni e rimostranze.
LE RICHIESTE
E c'è da immaginare che di segnalazioni ne arriveranno parecchie, a giudicare dal fuoco di fila al quale sono stati sottoposti sindaco e assessore. Sotto accusa soprattutto la cancellazione della ciclabile e il dimezzamento degli alberi, ma c'è anche chi chiede una fase di sperimentazione, magari con la centralina dell'Arpa a monitorare gli effetti sull'aria. L'assessore all'Urbanistica Cristina Amirante e il progettista Roberto Egidi hanno illustrato l'intervento previsto su viale Marconi e piazza Duca d'Aosta, a partire dall'introduzione del doppio senso di marcia: alle due corsie in direzione Porcia se ne affiancherà una terza (quella già utilizzata dai mezzi pubblici) in senso contrario, separata dalle altre da un'aiuola spartitraffico. I parcheggi a spina di pesce sul lato destro saranno trasformati in stalli longitudinali, così come quelli nuovi ricavati sul lato opposto, con il risultato di mantenere invariato il totale, una quarantina. C'è poi la contestata eliminazione della pista ciclabile e i ritocchi alla rotonda di piazza Duca d'Aosta, che cambierà di nuovo forma per diventare un salsicciotto e beneficerà del traffico in arrivo da viale Marconi per una sorta di riequilibrio dei flussi in entrata.

In testa alle preoccupazioni dei residenti c'è appunto la cancellazione della pista ciclabile. Con soluzioni di arredo urbano a impedire - come si cerca di fare da tempo - il transito delle due ruote sotto i porticati. «È una scelta che abbiamo fatto - rivendica l'assessore, sottolineando come la pista attuale sia sottoutilizzata e, per giunta, non a norma - per non incentivare il traffico delle biciclette in un tratto nel quale è alta la presenza di inquinanti». Ma per i residenti quella ciclabile è invece piuttosto frequentata, e chi la percorre su due ruote storce il naso all'idea di allungare il percorso sulla viabilità alternativa. L'altro tema sul quale il clima si scalda è quello delle alberature: delle ottanta attuali, una quarantina saranno ripiantumate in loco, mentre le altre dovrebbero trovare casa altrove. Ma i residenti chiedono che tutti gli alberi vengano ricollocati al loro posto, per svolgere una funzione di difesa dallo smog, dal vento e dal caldo. Il timore è poi quello che il doppio senso di marcia incrementi il traffico, ma Amirante assicura che le simulazioni hanno escluso un aumento del flusso di veicoli. D'altra parte, l'intento del progetto è anche quello di imporre una riduzione della velocità, sia con nuove rotonde come quella all'intersezione con via Beato Odorico prevista nel Pums, sia con arredo urbano come quello costituito dalle aiuole spartitraffico.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino