Nel segno del ricordo. E della sicurezza. È stata inaugurata ieri la "Ferrata della memoria", un percorso attrezzato che sorge in località Pascoli (lungo la strada che da...
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Benedetta dal vescovo, monsignor Giuseppe Andrich, la "Ferrata della memoria" è stata presentata nella sede di Dolomiticert: «È un ricordo permanente - ha commentato il direttore generale dell'Istituto longaronese, Luigino Boito - che rimarrà impresso nella roccia. Un ulteriore simbolo della speranza e della ripresa di Longarone». I benefici potrebbero ricadere sul piano tecnico, su quello della sicurezza e del turismo: «Grazie a Fabio Bristot - ha affermato il sindaco Roberto Padrin - e agli uomini del Soccorso alpino, le vere sentinelle della montagna». E proprio da Bristot è nato tutto: «La storia non è quella già passata, che non è più. Ma è la storia che ritorna attraverso la memoria. Una memoria che si attiva per raccontare agli altri la vita che è ancora. Questo era il significato da cui è scaturita l'idea nel 2005 e il progetto, più tardi, quando ho trovato sul coronamento della diga una targa, posta da mio nonno a memoria di suo figlio Romano, operaio della Sade mai più trovato». E oggi, a Longarone, arrivano gli Alpini per la cittadinanza onoraria.(((dincam))) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino