Un quindicenne denuncia «Minacciato per le sigarette»

Un quindicenne denuncia «Minacciato per le sigarette»
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SAN DONÀ - Episodi di bullismo alla stazione Atvo di San Donà. È quanto denuncia una donna di Musile per la situazione quotidiana in cui si trova il fratello di 15 anni che frequenta le scuole superiori a San Donà. Alla stazione dei bus una decina di ragazzi, di età compresa tra i 16 e i 18 anni di nazionalità marocchina, rumena e albanese prende di mira i più giovani con la richiesta di sigarette. Il loro modo di agire è strafottente e in qualche occasione qualcuno ha mostrato un coltello per intimorire i ragazzini. E che si tratti di una zona calda è ben noto da tempo alle forze dell'ordine. «Sono molto preoccupata per quanto accade - spiega la donna - Non mi fido lasciar uscire mio fratello, oltre alla scuola la stazione di San Donà è un punto di ritrovo per tutti i giovani della zona. Mi raccomando sempre che venga a casa prima possibile. E poi tutti ricordano quanto accaduto a Musile qualche giorno fa, con l'accoltellamento di un padre di famiglia da parte di un minore». «A chiedere le sigarette di solito è un marocchino di 17 anni - spiega il giovane minacciato - alto circa 1,70, magro e con i capelli corti. Pretende sempre e solo sigarette che fuma o condivide con il suo gruppo di amici. Si rivolge solo a noi ragazzi, non agli adulti. All'inizio la richiesta è gentile ma se ci rifiutiamo alza la voce e continua a pressarci con insistenza, finché qualcuno di noi non cede. Nei giorni scorsi si è rivolto ad un mio amico con cattiveria, facendo vedere un coltellino. Lo ha tirato fuori da una tasca del giubbotto con più aggressività del solito. Davanti a questo non potevano fare molto». Gli episodi finora sono avvenuti nel piazzale, di regola nel pomeriggio. «L'ultima richiesta è stata 10 giorni fa - continua il giovane- Io e i miei amici cerchiamo di lasciar stare ma se ci dovessero provocare in modo più pesante penso che prima o poi reagiremo».

Nel frattempo il giovane ha spiegato che per precauzione preferisce rimanere all'interno della stazione e salire in corriera all'ultimo momento, un modo intelligente per evitare brutti incontri.
Davide De Bortoli

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Il Gazzettino