Umberto I, la verità in Consiglio

Umberto I, la verità in Consiglio
PORDENONE - Il contenzioso sul risarcimento dell'ex direttore della casa di riposo Umberto I approda in Consiglio comunale a Pordenone. Il licenziamento di Germano Brevetti è...

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PORDENONE - Il contenzioso sul risarcimento dell'ex direttore della casa di riposo Umberto I approda in Consiglio comunale a Pordenone. Il licenziamento di Germano Brevetti è nullo e nel bilancio della struttura per anziani si è aperto un buco di 450 mila euro, tanto dovrà risarcire la struttura per anziani all'ex direttore. Chi pagherà? La Umberto I, infatti, non ha disponibilità finanziarie. Dopo le perplessità della segreteria provinciale della Cgil sulla manovra che la Regione potrebbe predisporre nella prossima legge di assestamento per sanare il buco, con un'interrogazione il consigliere comunale Emanuele Loperfido (Pdl-Fratelli d'Italia) investe del problema il Consiglio comunale.

Loperfido - come la Cgil - ritiene che debba pagare chi ha sbagliato. È per questo che chiede all'amministrazione guidata dal sindaco Claudio Pedrotti di conoscere i motivi che hanno portato al licenziamento del direttore 12 anni fa, da chi fosse composto il Consiglio d'amministrazione che licenziò Brevetti e se «vi è aspettativa da parte dell'Amministrazione di poter recuperare le spese di risarcimento danni rivalendosi su eventuali responsabili e poter destinare quell'importo a un abbassamento delle rette per gli utenti».

Intanto la Lega Nord, attraverso Mara Piccin, afferma di non aver voluto sollevare pubblicamente il problema del buco della Umberto I perché «si tratta di una vicenda delicata, su cui sarebbe irresponsabile speculare». E che «la Cgil ha scoperchiato una pentola che bolliva da settimane, tanto che avevamo già pronto un emendamento ad hoc all'articolo 10 della legge di assestamento di bilancio in discussione nei prossimi giorni». «Non entro nel merito - afferma la Piccin - ma esprimo una considerazione di carattere generale: usare fondi pubblici per abbattere le rette della casa di riposo sarebbe un gesto apprezzabile e sottoscrivibile, ma attingere alle casse pubbliche per risolvere vertenze di altra natura non è corretto». La Piccin avrebbe preferito affrontare il problema in altre sedi, ma ormai è tardi: «La giunta chiede alla Regione di ripianare un buco aperto da altri soggetti, in altri anni. Io chiedo alla Regione di sostenere la casa di riposo Umberto I, ma avviare, di concerto con il Comune e con il cda della struttura stessa, un percorso per sanare la lite giudiziaria».
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Il Gazzettino