ALLARME TUBERCOLOSI ROVIGO Un primo segnale rassicurante: nessuno dei 90 bambini che venerdì erano stati sottoposti al test di Mantoux per capire se vi fosse stato un...
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ROVIGO Un primo segnale rassicurante: nessuno dei 90 bambini che venerdì erano stati sottoposti al test di Mantoux per capire se vi fosse stato un contagio da parte del compagno al quale è stata riscontrata la tubercolosi, è risultato positivo. «Da quello che mi è stato riferito dalla dottoressa Margherita Bellè, responsabile del Servizio Igiene e Sanità Pubblica spiega il direttore generale dell'Ulss Polesana Antonio Compostella - tutti i bambini che venerdì sono stati sottoposti al test sono risultati negativi. Un'ottima notizia, anche se il protocollo che abbiamo attivato come azienda prevede ulteriori passaggi: una radiografia polmonare per tutti i piccoli pazienti e una visita pediatrica infettivologica individuale. Fra tre mesi il test di Mantoux sarà ripetuto. Il bilancio finale lo faremo solo a quel punto. Ma già questa prima risposta è importante, anche e soprattutto per rassicurare i genitori».
Come si legge nelle note informative dell'Istituto superiore di Sanità, «la tubercolosi è una malattia infettiva e contagiosa, causata da un batterio, chiamato comunemente Bacillo di Koch, dal nome del medico tedesco che lo scoprì. Nella maggior parte dei casi interessa i polmoni. Si trasmette per via aerea, attraverso le secrezioni respiratorie emesse nell'aria da un individuo contagioso, per esempio tramite saliva, starnuto o colpo di tosse. Le persone nelle vicinanze possono inspirare i batteri e infettarsi. Attraverso le vie aeree i batteri raggiungono e si depositano nei polmoni dove cominciano a crescere e moltiplicarsi. La trasmissione del bacillo non è facilissima. Devono ricorrere alcune condizioni essenziali: il malato deve essere affetto da Tbc polmonare attiva; la carica batterica deve essere molto elevata; il malato non deve essere in terapia; il ricambio d'aria ambientale deve essere scarso o assente».
PROTOCOLLO ATTIVATO
Il protocollo attivato dall'Ulss è stato immediato e particolarmente curato. Visti i numeri e per minimizzare il disagio per i piccolissimi pazienti, i bambini della scuola dell'infanzia paritaria Mamma Margherita, è stato il Servizio Igiene e Sanità Pubblica, a spostarsi a scuola per il test, dopo un incontro, giovedì pomeriggio, con tutti i genitori. E anche il controllo, ieri, è stato fatto a domicilio. Ieri sono state già consegnate le impegnative, per radiografia e visita, alla quali tutti saranno sottoposti. Già da ieri pomeriggio, a scaglioni di 15, sono iniziate le prime radiografie, che dovrebbero essere completate giovedì. Fra il 3 e l'11 febbraio, invece, si terranno le visite pediatriche.
F.Cam. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino