Tria: una task force per non sprecare risorse

Tria: una task force per non sprecare risorse
ROMA Le risorse non saranno molte, ma quelle che ci sono spesso non vengono usate bene e a volte non si riesce proprio a spenderle. È il paradosso degli investimenti pubblici nel...

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ROMA Le risorse non saranno molte, ma quelle che ci sono spesso non vengono usate bene e a volte non si riesce proprio a spenderle. È il paradosso degli investimenti pubblici nel nostro Paese, ben noto sia all'ex ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan sia al suo successore Giovanni Tria. Il quale ha annunciato l'istituzione di una apposita task force per provare a sbloccare la situazione e spingere l'economia, in un momento in cui il quadro internazionale mostra visibili segni di rallentamento.

Come funzionerà la task force, che secondo le intenzioni del ministro dovrà muoversi «in maniera rapida e organica»? Alla struttura contribuiranno il ministero dell'Economia, quello delle Infrastrutture e l'Anac (l'autorità anticorruzione), con un ruolo di supervisione di Palazzo Chigi e un possibile apporto della Corte dei Conti. Tra gli obiettivi principali ci sarà quello di fornire assistenza alle amministrazioni, in particolare quelle locali, che in questi anni si sono trovate in difficoltà per una serie di ragioni: dall'assenza di figure professionali adeguate al caos normativo generato dall'entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti.
Dunque la task force entrerà in azione nelle fasi potenzialmente più problematiche dei progetti di spesa: dalla predisposizione dei bandi di gara al reclutamento in tempi rapidi delle professionalità necessarie di cui un Comune o un'altra amministrazione possono avere bisogno e al monitoraggio successivo del progetto. L'altro braccio del piano di spinta agli investimenti dovrebbe essere la banca prevista nel programma di governo. Questa funzione sarà svolta dalla Cassa Depositi e Prestiti: in particolare verrebbe potenziato il suo ruolo nella finanza di progetto.
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Il Gazzettino